di Paolo Ficara – Il calcio come passione. Pippo Caffo è sempre stato chiaro e leale verso la piazza di Vibo Valentia. La voglia di fare le cose per bene, al momento ha proiettato la Vibonese in cima alla classifica. Domenica arriva la Reggina al “Razza”, per il match clou del 12° turno del girone I in Serie D. Un torneo che entrambe le formazioni vorrebbero lasciare al più presto.
Il massimo dirigente rossoblu si è concesso ai microfoni di Reggina Talk: “Vibonese-Reggina spartiacque? Il campionato è lungo. Per pensare ad altre cose, bisogna aspettare almeno febbraio. La Reggina arriverà con il solito piglio, l’ho già vista in Coppa Italia. A Vibo ha una tradizione favorevole, mi auguro di interromperla. Noi cambiati rispetto alla Coppa Italia? Non in termini di uomini, ma di preparazione. A inizio settembre i giocatori erano tutti nuovi. Abbiamo vinto con la Scafatese. Ci è andata male contro la bestia nera Sambiase, l’avete visto anche voi. Conoscevamo la bravura del nostro mister Facciolo: dieci risultati utili consecutivi, sono tanta roba”.
Il presidente della Vibonese torna sulla cessione di Convitto al Trapani, costatagli qualche malumore lo scorso inverno: “Il Trapani lo ha voluto. Devo essere sincero, non ho niente da recriminare nei confronti di Convitto, che è un ragazzo splendido come il suo agente. A me hanno fatto un’offerta che non si poteva rifiutare, ho ritenuto opportuno di non troncargli la carriera. Anche se ho attirato tante lamentele da parte di tifoseria e stampa. Convitto ha fatto bene l’anno scorso, quest’anno sta giocando a Siracusa dove hanno una squadra super: per me, sono i più attrezzati. Anche se non è il Trapani dell’anno scorso”.
Magari potrebbe essere Pippo Caffo, quest’anno, a strappare qualcuno alla concorrenza? “Non abbiamo la frenesia di strappare qualcuno. Se pensiamo che qualcuno possa essere utile, faremo le nostre scelte. Magari c’è un ruolo più scoperto di un altro. Per vincere il campionato, sono fondamentali gli under con relativi sostituti. Malara? Per me era un punto fermo. In estate gli abbiamo detto che era confermato, ma il cartellino era suo. Ha risposto di voler tornare a Reggio, nella sua città. Lo abbiamo lasciato libero, senza toccare l’argomento economico. Se Malara dovesse essere libero, lo potremmo anche accogliere. Laaribi è stato con noi, bravo ragazzo”.
Il presidente Caffo dimostra estrema sincerità, anche alla domanda su quante volte gli sia stato chiesto di rilevare la Reggina: “Più che rilevare, nell’estate dell’anno scorso c’era stato un tentativo. Avevano parlato amici di mio figlio. Se non avessi avuto una squadra, magari ci avrei fatto un pensiero. Ma non mi è mai passato per la mente di andare altrove. Sono dentro, sono il presidente da 20 anni. Dovessi uscire, sarebbe per motivi di età e me la vedrei in televisione”.
Il numero uno della Vibonese non fa proclami circa l’obiettivo: “Vogliamo fare calcio, dando importanza ai giovani. Mi piace il calcio, non è una questione di obiettivo. Sono stato invitato in altri sport ed in altre città, anche nella mia Catania. Ho sempre declinato. Sono un tesserato della Vibonese e le sono legato. Le vicissitudini della Reggina? L’attuale dirigenza, segnatamente Ballarino, mi pare seria. Bonanno ha esperienza come direttore sportivo. Il futuro? Reggio, come città, potrebbe aspirare ad un fondo. Anche tra quelli che stanno prendendo squadre in Serie C. Non so se a Reggio c’è qualcuno che ha voglia di farsi avanti”.