Reggio, il candidato a sindaco Musarella risponde a Gatto (Atam): “Trasparenza e partecipazione per risolvere definitivamente la questione”

"L'Amministratore dell'A.T.A.M. ha recentemente inviato una lettera aperta ai candidati a sindaco di Reggio Calabria, in cui, dopo avere esposto la situazione economica aziendale, sono stati loro richiesti un impegno ed una proposta per l'Azienda che lo stesso Amministratore richiedente dirige. In quanto candidato, ritengo doveroso esprimere il mio parere, che spero risulti chiaro e diretto. Proprio in quest'ottica, non posso però esimermi da una premessa che ritengo necessaria. La premessa riguarda la gestione complessiva di una classe dirigente assolutamente non all'altezza del compito assegnatole dal voto popolare, gestione riferibile tanto all'Atam, quanto alle altre Municipalizzate reggine. Una gestione clientelare, oscura, collusa, disastrosa sia dal punto di vista economico che da quello dell'efficienza dei servizi. Figlia di un modo di "fare politica" che qualcuno, ancora oggi, contro ogni evidenza dei fatti, cerca di rivalutare e scusare, all'ombra di presunti complotti e di non si capisce bene cos'altro ancora". E' il duro sfogo di Giuseppe Musarella, candidato sindaco della Coalizione Reggina che risponde all'appello fatto alcuni giorni fa dall'amministratore unico dell'Atam, Antonino Gatto agli aspiranti per lo scranno più alto di Palazzo San Giorgio. "Per fare riferimento solamente all'Atam – aggiunge – si espone una situazione debitoria, al netto dei presunti crediti vantati, di diciotto milioni di euro. Vista la natura pubblica della società, una domanda è d'obbligo: dove sono finiti questi soldi e chi li ha eventualmente "amministrati"? Questo non è soltanto compito della Magistratura, ma è anche un preciso dovere di chi amministra; conseguentemente, visto che la situazione, oggi, è la stessa di ieri, soprattutto in termini di trasparenza, ritengo che l'Amministratore avrebbe già dovuto dimettersi. Veniamo ora alla proposta che dovrebbe coinvolgere non solo i trasporti urbani e l'A.T.A.M., ma tutto il settore dei servizi: la costituzione di un'unica società per tutti i settori "accorpabili", che preveda un capitale sociale a maggioranza pubblica, una partecipazione di capitale privato e la costituzione di una public company ad azionariato popolare; l'adozione del bilancio sociale come metodo di rendicontazione contabile; un Direttore Generale che possa sostituire il solito pletorico Consiglio d'Amministrazione, dove di solito si annidano (lautamente pagati) amici, amici degli amici e politici trombati; società che dovrà e potrà assumere solamente attraverso l'iter dell'evidenza pubblica. Gli attuali livelli occupazionali dovranno essere mantenuti, anche se, questo sia chiaro, i metodi usati in passato per le assunzioni non ci sono piaciuti per niente, metodi utilizzati anche per tutti i dipendenti delle altre municipalizzate, "usati" per i loro voti e per le loro amicizie e poi scaricati. Se il Comune dovrà spendere anche un solo euro, secondo me lo dovrà fare per costruire di sana pianta qualcosa di totalmente nuovo e non per salvare situazioni decotte e non più ne tollerabili, ne sostenibili. Pensiamo – conclude Musarellla – che questo progetto sia fattibile tecnicamente ed economicamente, a patto che chi lo propone sia libero da lacci e laccioli, ed io lo sono. Per qualsiasi tipo di approfondimento, che comunque un tema così ampio e complesso abbisogna, sono sempre a disposizione, soprattutto a disposizione dei cittadini che ne volessero sapere di più".