Reggio, don Nuccio Cannizzaro a giudizio: affronterà il processo insieme al boss Crucitti


toga sediaDon Nuccio Cannizzaro, parroco nel quartiere Condera di Reggio Calabria, ma anche cappellano dei vigili urbani e, soprattutto, cerimoniere personale dell'Arcivescovo Vittorio Mondello, e' stato rinviato a giudizio dal Gup Adriana Trapani nell'ambito del processo ''Raccordo-Sistema''. Don Nuccio dovrà adesso rispondere al Tribunale Collegiale di false dichiarazioni al difensore. La figura di don Nuccio emerse già nelle indagini per far luce sulle minacce subite dall'imprenditore Tiberio Bentivoglio, cui furono posti diversi ostacoli per la costituzione di un'associazione culturale nella zona di Condera. Proprio per favorire il boss Santo Crucitti e Mario Salvatore Chilà, a cui Bentivoglio era sgradito, il parroco avrebbe reso dichiarazioni false all'avvocato Emanuele Genovese, che in quel caso difendeva proprio Chilà. Adesso, dunque, don Nuccio affronterà il dibattimento insieme al boss Crucitti. Sono 14 in tutto i rinviati a giudizio al processo che unifica le due operazioni ''Sistema'' e ''Raccordo'', accusate di avere favorito la cosca di Condera. Il Gup ha accolto in pieno le richieste avanzate dal sostituto procuratore della Dda, Stefano Musolino. Quasi tutti i soggetti coinvolti, infatti, hanno scelto il rito ordinario. All'abbreviato vanno solo in quattro: Sandrino Amedeo Aurora, Mario Salvatore Chilà (braccio destro del boss Crucitti), Antonino Minniti e Domenico Suraci.