Lions del Club Reggio Calabria Host: raccolta alimentare per il Centro Accoglienza San Gaetano Catanoso

Una raccolta di alimenti destinati alla mensa per i poveri gestita dalla Diocesi reggina. I Lions del Club Reggio Calabria Host anche quest'anno hanno realizzato il service "Un aiuto a chi ne ha bisogno" che si caratterizza per una raccolta alimentare il cui ricavato viene poi donato al Centro Accoglienza San Gaetano Catanoso della diocesi di Reggio Calabria. La raccolta partita prima di Natale, si è protratta per tutte le festività natalizie e si è conclusa con l'Epifania. Dopodiché, i Lions hanno consegnato il ricavato alla mensa per i poveri reggina.

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"Si è trattato di un evento molto importante e, grazie alla benevolenza della comunità reggina e l'aiuto di imprenditori sensibili e generosi, abbiamo raccolto un intero bancale di beni alimentari che faranno la gioia di quanti si accosteranno alla mensa per i poveri San Gaetano Catanoso, attiva presso il Seminario Arcivescovile reggino", ha dichiarato Sandro Borruto, responsabile del Service.

"Abbiamo ritenuto necessario affiancare alla consegna dei doni per i bambini della Piccola Opera Papa Giovanni anche una raccolta alimentare destinata ai senza fissa dimora che trovano in un altro luogo meritorio, il Centro Accoglienza San Gaetano Catanoso, un ristoro e un pasto caldo" ha aggiunto il Presidente del Club Giuseppe Strangio, nell'occasione coadiuvato anche dai soci Lilli Conti e Pino Tripodi.

"Questi Service si inseriscono perfettamente nelle molteplici iniziative che il Lions Club Reggio Calabria Host, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, ha inteso porre in essere in occasione del Natale e si collocano nel solco della migliore tradizione Lionistica orientata al "we serve". Un motto che potremmo definire la costituzione materiale dei Lions, la nostra Stella Cometa che guida il cammino del servizio verso chi ha più bisogno", ha concluso il Presidente Strangio.

Si allega foto della consegna degli alimenti.
Nella foto a sinistra Lilli Conti, Giuseppe Strangio, i volontari del centri, Sandro Borruto, Pino Tripodi e un altro operatore.