Romanzaccio comunale, ultimo capitolo: presentata la nuova Giunta di Reggio Calabria "nel segno della continuità"

Giunta Comunale Brunettidi Walter Alberio - A quindici giorni di distanza dalla sentenza sul "Caso Miramare", Reggio Calabria ha un nuovo governo cittadino. Dopo due settimane di trattative con la coalizione di centrosinistra, il sindaco facente funzione, Paolo Brunetti, ha presentato questa mattina, a Palazzo San Giorgio, gli assessori della Giunta: una sorta di 'rimpastino' del secondo tempo. Al netto delle sospensioni di Giovanni Muraca e delle dimissioni del professore Tonino Perna, gli assessori sacrificati sono Rosanna Scopelliti e Mariangela Cama. Restano in sella Irene Calabrò (Bilancio e Cultura), Demetrio Delfino (Politiche Sociali), Giuseppina Palmenta (Polizia Municipale ed Europe Direct, tra le altre deleghe) e Rocco Albanese, che raccoglie il delicato settore dei Lavori Pubblici e delle Grandi Opere. Ritorna nell'esecutivo cittadino Lucia Anita Nucera, a capo nuovamente dell'Istruzione. Prima esperienza per Angela Martino (Attività Produttive) e Francesco Gangemi (Edilizia residenziale pubblica e Società partecipate), anche loro provenienti dal Consiglio comunale. Pescato all'esterno, invece, Mimmetto Battaglia, quarto esponente del Pd dentro la neonata Giunta e politico di lungo corso, battuto alle primarie del 2014 per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra proprio da Giuseppe Falcomatà. L'ex consigliere regionale si occuperà di Trasporti e Smart City.

Nessuna rivoluzione, dunque. Così come non c'era stata, d'altronde, all'alba del Falcomatà-bis. Si va avanti nel segno della continuità, con un esecutivo rimaneggiato e questa volta di natura interamente partitica. Brunetti, in conferenza stampa, lo ha confermato: "Non c'è nessuno di nuovo in realtà. Questa Giunta - ha aggiunto - non stravolgerà il mandato comunale affidatoci un anno fa. Non è uno stravolgimento, ma una prosecuzione del lavoro fatto finora".

Molto rumore per nulla verrebbe da pensare. "Forse avremmo risparmiato una settimana, se fossimo arrivati prima alla definizione di una nuova Giunta. Ma non posso rispondere io su questo", ha spiegato Brunetti.

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LO "SGARBO". Va ricordato, che in queste settimane si è consumato un regolamento di conti dentro la maggioranza e, in parte, tra il Partito democratico e Falcomatà ("Mare forza 4" è la metafora utilizzata da Brunetti). Il gelo dei vertici del partito è calato su Palazzo San Giorgio, dopo la mossa lampo del sindaco sospeso, che tout court ha scelto il renziano Paolo Brunetti come reggente, rimuovendo il professore Tonino Perna dalla carica di vicesindaco. Così come ha "promosso" Carmelo Versace di "Azione" a vicesindaco della Città Metropolitana. Nomine ratificate un'ora prima la sentenza sul caso "Miramare", nonostante i "vedremo" a caldo del primo cittadino sul futuro della Giunta.

DE GAETANO: L'ETERNO RITORNO. "Decideremo come andare avanti" aveva quindi commentato il Pd nel day after, facendo presagire una crisi politica imminente. Ma c'è chi questo film aveva iniziato a immaginarlo un mese prima la sentenza. Lo scorso 19 ottobre è nato infatti il gruppo Democratici e Progressisti Metropolitani, una creatura di Nino De Gaetano. L'ex assessore regionale ha "preso" quattro consiglieri eletti con liste civiche e li ha fatti confluire in un gruppo. Poi è andato a trattare il proprio spazio direttamente e personalmente nei palazzi istituzionali con Brunetti, che lo ha evidentemente legittimato come interlocutore. Eppure, da tempo, De Gaetano non ha nessun ruolo politico né funzione pubblica.

Nonostante i 'degaetiani' raccolgano meno di quanto da loro auspicato, gli strappi vengono in qualche modo rammendati. L'accordo soddisfa certuni e fa infuriare cert'altri. Ed ecco il nuovo esecutivo.

"Ho vissuto uno tsunami personale. La mia nomina - ha affermato il sindaco ff- decreteta all'ultimo momento ha creato qualche problema all'interno della maggioranza. Abbiamo aperto una interlocuzione con il primo partito della coalizione, che mi ha sottoposto alcune perplessità sulla gestione amministrativa della città. Con i partiti si è discusso anche animatamente, ma dopo una settimana si è arrivati alla definizione della nuova Giunta".

LE OPPOSIZIONI per adesso stanno a guardare. Dopo giorni di silenzio, i consiglieri comunali di centrodestra, pilotati dalle segreterie di partito nazionali, si sono recati uno dopo l'altro dal notaio a sottoscrivere le dimissioni. A loro si è aggiunta Filomena Iatì, esponente del movimento "Impegno e Identità" guidato da Angela Marcianò. Un gesto meramente simbolico, che rimarrà sulle bacheche social finché quelle firme non arriveranno a Palazzo San Giorgio.

"Noi non andremo mai a fare teatrini in giro per la città", ha detto Brunetti. "Chi vuole rassegnare le dimissioni deve andare dal presidente del Consiglio comunale e dal segretario generale. Noi non abbiamo nessuna paura" ha commentato il sindaco ff.

BRUNETTI: "GIUNTA A TEMPO? NO, MA DECIDERÀ FALCOMATÀ". "Speriamo che la decima sedia venga ricoperta presto dal sindaco Falcomatà", ha affermato Brunetti, formulando un appello alle forze politiche: "La legge Severino è ingiusta e va rivista. Non si possono lasciare le città senza guida".

L'ipotesi di una "Giunta a tempo" fino al ritorno del sindaco non è comunque nei pensieri del renziano, ma sarà "Falcomatà a decidere".

Foto di gruppo. Clic. Ultimo capitolo di un romanzo. Un romanzaccio. Romanzaccio comunale. Affascinante come un fast food dentro un teatro storico.

"Ripartiamo. Faremo parlare i fatti" ha promesso il reggente dell'amministrazione comunale di Reggio Calabria.