"Rendere Grande la Piccola Industria": questa la tematica al centro della discussione dell'Assemblea pubblica di Piccola Industria Unindustria Calabria,

"Rendere Grande la Piccola Industria" questa la tematica al centro della discussione dell'Assemblea pubblica di Piccola Industria Unindustria Calabria, che si è svolta presso la sede reggina di Confindustria. Dopo un cortometraggio d'autore proiettato in apertura, realizzato da Confindustria, e presentato alla 78° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica a Venezia, è stato l'ingegner Domenico Vecchio, Presidente di Confindustria Reggio Calabria, a fare gli onori di casa, sottolineando quanto la piccola industria, in modo particolare nel nostro territorio, sia già un elemento trainante non solo dell'industria reggina ma anche di quella nazionale. <<Il convegno di oggi – ha detto Vecchio - è un momento di riflessione soprattutto per chiarire le regole fondamentali del P.N.R.R., affinché uniti, si possa collaborare per dar vita alle riforme necessarie per non perdere questa importante occasione>>.

Dopo i saluti, l'apertura dei lavori è stata affidata al presidente Unindustria Calabria Aldo Ferrara, che è stato molto chiaro: <<La linea di Confindustria è sempre la stessa nonostante la più grande emergenza sanitaria ed economica che si ricordi, noi siamo ancora qua a parlare di cultura di impresa, le onde sono state e lo sono ancora, ma la linea di galleggiamento di piccola industria è rimasta sempre la stessa. Ci vuole ora un nuovo atteggiamento imprenditoriale, basta pessimismo e basta alibi, dobbiamo essere protagonisti di una nuova stagione di sviluppo, con la negatività si fanno o le stesse cose o non si fa niente, una nuova speranza è possibile>>

Sulla scia di questo entusiasmo condiviso il presidente di Piccola Industria Calabria Daniele Diano, alla sua prima uscita in presenza dalla sua elezione, ha introdotto la tematica, partendo proprio dal messaggio trasmesso dal Cortometraggio d'apertura, mettendo in evidenza come le industrie nei momenti di crisi abbiano sempre trovato un sistema per andare avanti per il bene del paese. << Noi oggi siamo di fronte ad uno scenario simile – le parole del presidente Diano - un anno e mezzo che ha bloccato noi e le nostre imprese, ma abbiamo una possibilità per rimettere in sesto le nostre attività e la nostra economia, quello che viene definito il nuovo piano Marshall, ma ciò potrà avvenire solo se non perderemo tempo, se saremo seri, se riusciremo a far crescere il mezzogiorno. Dobbiamo rendere grande la piccola industria con gli strumenti a nostra disposizione, le nuove tecnologie e la formazione, per far sì che le nostre imprese non siano ancorate al passato, ma possano avere una visione chiara del futuro e sapere come affrontarlo.>>

Presenti all'incontro per partecipare alla discussione ed offrire importanti spunti, la senatrice Silvia Vono, Vice Presidente della Commissione Lavori Pubblici e Comunicazione del Senato, e il presidente della Camera di Commercio reggina e di Unioncamere Calabria, Antonino Tramontana.

<<Se non ora quando?>> Queste le prime parole della senatrice Vono che senza mezzi termini sottolinea l'importanza del P.N.R.R. e dalla legge finanziaria per il rilancio del territorio, e che continua: <<arriveranno risorse, ma è necessario che le misure proposte vengano pienamente condivise con le imprese e soprattutto con la piccola e media industria che è la percentuale maggiore in Italia, in particolare al meridione. C'è una grande sfida da portare avanti, ma è fondamentale che le amministrazioni locali e regionali, abbiano una progettazione da presentare, che sia all'altezza di essere accettata dall'Europa>>. Il Presidente Tramontana, da ottimo conoscitore del territorio, parla di dati, che indicano certamente una situazione difficile, ma anche un ottimo punto da cui ripartire per il rilancio di questa città metropolitana, che è sicuramente ricca di potenzialità.

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A tirare le somme dell'incontro, moderato dalla giornalista Eva Giumbo, la lucida analisi del Presidente nazionale Piccola Industria Confindustria, Carlo Robiglio: <<niente vittimismi, niente personalismi, imparare a lavorare in rete e pensare che se ne veniamo fuori ne veniamo fuori tutti insieme. Fondamentale valorizzare questi territori che hanno importanti potenzialità, bisogna ragionare, rimboccarci le maniche e lavorare in filiera, creare un ecosistema dinamico che possa portare benefici.>>