Al Liceo "Tommaso Campanella" di Reggio Calabria il progetto Prop Calabria "Dimore Migranti"

Guidata dal duo di artisti DEHORS/AUDELA, Elisa Turco Liveri e Salvatore Insana, dal 23 al 30 novembre si è tenuta presso il Liceo "Campanella", una residenza teatrale con le studentesse della 3° classe del Liceo coreutico e i referenti interni alla scuola Prof Roberto Tripodi e la prof.ssa Stefania Greco.

L'idea è nata all'interno del progetto PROP CALABRIA con lo scopo di creare un "sistema integrato di presa in carico, supporto, gestione, accompagnamento all'inserimento socio-lavorativo e all'autonomia delle persone migranti". Capofila del progetto il Comune di Miglierina, in partenariato con i Comuni di Falerna e Serrastretta, che ha coinvolto la Comunità Progetto Sud, la Caritas Diocesana, le cooperative sociali INRETE. Il Delta e l 'Associazione Mago Merlino, la FLAI-CGIL (Area vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia) e la FAI-CISL (Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia), nonché l'Associazione Aprocal.

La Dirigente Scolastica Susanna Mustari, nel porgere i saluti ha sottolineato il piacere di aver ospitato il progetto; un progetto vivo che vede tra gli interpreti don Giacomo Panizza, "faro di legalità per tutta la comunità. Sembra quasi che il filo della vita, ha aggiunto, tracci dei percorsi a nostra insaputa; improvvisamente ci permette di traghettare nella realtà rendendoci testimoni della sofferenza e delle enormi difficoltà a cui tanti uomini, nel viaggio della speranza sono obbligati". Nel suo intervento la Dirigente ripercorre quanto accaduto pochi giorni fa nei pressi della sua abitazione: 59 migranti "sfiniti con addosso l'odore della sofferenza e il profumo della speranza, in cerca di una "dimora" reale e spirituale".

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Elisa Turco Liveri, attrice, danzatrice, performer, ha voluto sottolineare come il lavoro fatto con i ragazzi del coreutico è la presentazione senza filtri di materiali soggetti artisticamente a decodificazioni variabili secondo la sensibilità di ognuno; una sorta di commistione, di ibridazione di temi quali l'accoglienza, la casa, il fenomeno migratorio. Bellissimo anche il parallelismo tra "artista" e "straniero" "condizione dell'artista è migrare continuamente". Salvatore Insana, attore e videomaker, ha invitato i presenti a "trattare i materiali come se essi stessi fossero "migranti", emozioni e sensazioni che dal palco transitano in ognuno di voi".

"Un linguaggio multidisciplinare, afferma Marina Galati, coordinatrice del progetto, che sostiene quanto la tematica della migrazione sia declinabile e come la ricerca di una dimora significhi ricerca del sé". Tanti linguaggi, infatti, che hanno visto la partecipazione anche della vignettista Federica Giglio, collegata in remoto, che darà il suo contributo artistico trasformando in di-segni momenti caratterizzanti l'evento.

Dal documentarismo alla danza il passo è stato breve; la Scuola che fa "di ogni arte e ogni ricerca, e similmente ogni azione e ogni proposito (...), il bene: ciò a cui ogni cosa tende" (Aristotele), ha messo in scena, in chiave socio-antropologica il tema centrale del progetto "Dimore Migranti". Il gesto comunicativo ed espressivo del corpo in movimento sul palco e nello spazio ha raccontato coreograficamente il dramma e la speranza di una migrazione fisica e spirituale, condivisa dalla storia dei tempi. Tutti "Enea" che navigando il Mare nostrum approdano sulle coste del futuro.

Infine, l'intervento di don Giacomo Panizza: "Mondi che si incontrano, culture che si incontrano, le musiche, le danze, i movimenti che si incontrano in un "crocevia" che mette insieme tutte le diversità.

Apriamo gli occhi e incontriamoci con altri e altre. Il Progetto, ha aggiunto, ha un suo nucleo fondante; abbiamo dei diritti da prendere in mano, la salute, la libertà. Sono diritti al presente e al futuro, diritti da mantenere sempre vivi. E la scuola è importante, permette di parlare tanti linguaggi, è fucina multiculturale, laboratorio di vita, moltiplicatrice di speranza e futuro".