Reggio, “Il viaggio dell’anima” nel volume di Giuseppe Farina al Liceo “Da Vinci”. Il commuovente incontro con lo scrittore cosentino affetto da Sla

È stato un dibattito denso di emozioni quello di questa mattina nell'Aula Magna del Liceo Scientifico "Leonardo da Vinci" di Reggio Calabria.
I giovani studenti hanno, infatti, potuto conoscere l'esperienza personale di Giuseppe Farina, autore del volume "E poi l'anima mi chiese un altro viaggio", edito da Pellegrini editore.
L'avvocato cosentino, colpito qualche anno fa da sclerosi laterale amiotrofica, con questo volume, ha inteso dare testimonianza della propria malattia, del proprio percorso umano, dell'esperienza di un cambiamento radicale di vita, affinché si possa guardare con fiducia a ciò che davvero conta: famiglia e affetti

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«Sono molto emozionata – ha commentato il dirigente scolastico, professoressa Serafina Corrado, nel corso dei saluti istituzionali -perché questo incontro ci permette di stratificare i sentimenti e capire cosa sia davvero importante nelle nostre esistenze».
Accanto alla Dirigente, al tavolo dei relatori, la dottoressa Agata Mollica, referente dell'Ordine dei Medici di Cosenza per il percorso di biomedicina, la referente dell'Aisla Calabria e consigliera nazionale dell'ente, Francesca Genovese e la professoressa Antonietta Cozza, editor del volume per la Pellegrino.
Il dibattito è stato utile per conoscere quante e quali attività a supporto dei pazienti siano svolte da Aisla (Genovese) e per spiegare la natura "medica" della scrittura quale strumento per cercare di dare forma al vissuto degli ammalati, da un lato, e conoscere e prestare attenzione alla loro storia personale a scopo terapeutico (Mollica).

La professoressa Cozza ha poi ricordato l'intensità del transfert emotivo nelle fasi di realizzazione del libro e il contributo dato dall'autore in termini di educazione alla resilienza, all'arte della vita che, per Farina, va goduta in pieno giorno per giorno.
Presente in sala anche l'editore Walter Pellegrino.
Poi spazio alle domande dei ragazzi delle classi 2F, 4C, 5 D-L-N, accompagnate dal contributo artistico di Laura Tenio, Daniele Barbaro e Paolo Chiaia.

Farina, la cui voce è stata affidata alla giornalista Emanuela Martino, moderatrice del dibattito, ha lasciato un messaggio toccante agli studenti: «Credo fermamente che voi ragazzi siate il presente del mondo e siete chiamati a processi decisionali piccoli e grandi, ma cruciali per la collettività – ha dichiarato. Le domande che mi avete posto mi hanno intrigato perché contenevano degli spunti critici stimolanti e sono espressione di un lavoro intenso sul mio testo, di cui vi ringrazio. Il libro racconta di un viaggio che attraversa il dolore, ma questo, pur non scomparendo mai del tutto, si smaterializza e si colloca sullo sfondo alla ricerca di qualcosa di più profondo che io chiamo anima».