Carenza idrica a Motta San Giovanni (RC), Crea (Ancadic): “Sorical scarica su altri le responasabilità”

"La So.Ri.Cal, S.p.A - Società Risorse Idriche Calabresi, in riscontro a numerose richieste inviate dal Comune di Motta San Giovanni e ad una nostra richiesta concernenti la perdurante carenza idrica nel nostro territorio e non solo, ha inviato ad alcune Istituzioni da noi precedentemente interessate, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria compresa, e a questa Associazione una esaustiva e dettagliata comunicazione circa le cause che hanno determinato la carenza idrica ancora in atto. Dal contenuto della suddetta comunicazione riscontriamo tra l'altro che la stessa Sorical evidenzia che sebbene la stagione estiva 2021 sia stata oggettivamente caratterizzata da una arsura e da una siccità eccezionale, ha motivo di ritenere che una condizione di così grave deficit di risorsa idrica alla galleria subalvea ove ha origine l'acquedotto della Sorical sia stata causata - o comunque sensibilmente aggravata - da uno sconsiderato aumento dei prelievi irrigui operati dal "Consorzio di Bonifica 'Torrente Tuccio', con sede a Bagaladi che opera dei prelievi di acqua ai fini irrigui che ovviamente sottraggono cospicua parte della risorsa idrica disponibile, che peraltro di recente ha rinnovato i propri impianti mettendo in opera delle nuove condotte che ritiene la Sorical abbiano avuto proprio la funzione di aumentare la derivazione d'acqua per le utenze irrigue, il tutto a scapito dei circa 25.000 abitanti serviti dall'acquedotto Tuccio.

"Non entriamo nella storia della sorgente Tuccio sin dall'origine decreto ministeriale compreso e il successivo grande impianto acquedottistico realizzato dalla cassa del Mezzogiorno che ha utilizzato l'acqua per uso umano fino a Modena di Reggio Calabria e sulla successiva gestione di Sorical. Però da quanto leggiamo nella nota Sorical giova ripetere che il Consorzio irriguo che Sorical chiama Consorzio di Bonifica 'Torrente Tuccio' avrebbe di recente rinnovato i propri impianti mettendo in opera delle nuove condotte che ritiene Sorical abbiano avuto proprio la funzione di aumentare la derivazione d'acqua per le utenze irrigue, il tutto a scapito dei circa 25.000 abitanti serviti dall'acquedotto Tuccio.

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"Considerazione finale: chi sarebbe dovuto intervenire chiedendo un decreto di pubblica utilità non è intervenuto e ci riferiamo ai Sindaci tra cui quello di Motta San Giovanni compreso.

Altra considerazione: a valle della sorgente, ci riferiamo ai siti geologici delle sottostanti falde geologiche, secondo noi si potevano e si possono recuperare quantitativi di acqua con pozzi a sistema di pompaggio per uso irriguo restituendo l'acqua della sorgente tutta o in parte per uso umano.

In conclusione l'acqua è pubblica, è dello Stato, le concessioni originarie possono e devono essere modificate privilegiando l'acqua per uso umano".

E' quanto si legge in una nota di Vincenzo Crea, referente unico dell'ANCADIC e responsabile del Comitato spontaneo "Torrente Oliveto".