Processo "Miramare", sentenza sul sindaco Falcomatà e l'ex giunta: c’è una data

reggio miramare 600di Claudio Cordova - Potrebbe arrivare il prossimo 19 novembre la sentenza del processo 'Miramare', che vede alla sbarra il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, e la quasi totalità della giunta del cosiddetto "primo tempo", con l'accusa di abuso d'ufficio e falso.

E' quanto emerso, questo pomeriggio, nell'udienza all'aula bunker di Reggio Calabria, nel corso della quale sono stati ascoltati ulteriori testi della difesa.

Secondo gli intendimenti del Tribunale di Reggio Calabria, dopo l'udienza del 15 ottobre, in cui verranno ascoltati altri testi, il 22 ottobre dovrebbe tenersi la requisitoria del pm e, successivamente, venerdì 19 novembre, i giudici dovrebbero riunirsi in Camera di Consiglio per emettere la sentenza.

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Al centro dell'inchiesta, la delibera della Giunta comunale con cui l'Amministrazione affidava all'imprenditore Paolo Zagarella, titolare dell'associazione "Il sottoscala", la gestione temporanea del noto albergo Miramare, da tempo chiuso. L'affidamento della gestione della struttura di pregio, notissima in città, sarebbe avvenuto in maniera diretta a Zagarella: questi, infatti, è uno storico amico del sindaco Falcomatà e gli avrebbe anche concesso, in forma gratuita, i locali che avevano ospitato la segreteria politica nella campagna elettorale che porterà l'attuale primo cittadino alla schiacciante vittoria sul centrodestra nella corsa verso Palazzo San Giorgio. Una delibera, quella del 16 luglio 2015, che sarebbe stata approvata a maggioranza con l'assenza dell'allora assessore, Mattia Neto, che infatti non verrà coinvolta nell'inchiesta del pm Walter Ignazitto.

La Marcianò (condannata a un anno di reclusione) è stata l'unica tra gli indagati a scegliere il rito abbreviato, mentre il resto della Giunta ha optato, compatta, per il dibattimento.

Oltre a Falcomatà e a Zagarella sono imputati anche l'ex segretario generale del Comune, Giovanna Acquaviva, l'ex dirigente Maria Luisa Spanò, l'assessore in carica ai Lavori Pubblici e candidato al Consiglio regionale, Giovanni Muraca, e gli ex assessori Saverio Anghelone, Armando Neri (attualmente vicesindaco metropolitano), Patrizia Nardi, Giuseppe Marino, Antonino Zimbalatti e Agata Quattrone.