Bilancio Operativo GdF, a Reggio nel 2020 sequestrati beni per 192milioni

Nel corso del 2020 i reparti dipendenti dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria hanno eseguito 598 controlli per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, nonché 6.321 interventi ispettivi e 811 indagini per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nel tessuto economico e sociale.

La Guardia di Finanza ha dedicato una particolare attenzione agli illeciti in materia di spesa pubblica e a tutte le condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l'azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni. Sono 1.136 gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 252 deleghe d'indagine concluse in collaborazione con la magistratura ordinaria. Le frodi scoperte dai Reparti in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a circa 8 milioni di euro, mentre si attestano su circa 25 milioni quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 785.

Con riguardo alle risorse indebitamente richieste o conseguite in relazione ai fondi strutturali o a quelle gestite centralmente dalla Commissione europea, sono state accertate frodi per oltre 3 milioni di euro. Si tratta di attività che hanno quasi sempre una ricaduta sul versante erariale, nell'ambito del quale sono stati segnalati alla magistratura contabile danni per oltre 32 milioni di euro, a carico di 249 soggetti, in tema di responsabilità amministrativa.

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In materia di spesa previdenziale e assistenziale, sono stati eseguiti complessivamente 840 controlli, che hanno consentito di accertare l'indebita corresponsione e/o richiesta di prestazioni non spettanti per circa 5 milioni di euro. Con riguardo alla sola spesa previdenziale (assegni sociali, pensioni di guerra, invalidità civile e altre) sono state accertate frodi per oltre 663 mila euro. Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del "reddito di cittadinanza".

Gli interventi svolti in quest'ultimo ambito, anche con il contributo dell'Inps, sono stati indirizzati, in maniera puntuale e selettiva, nei confronti delle posizioni connotate da concreti elementi di rischio e hanno permesso di intercettare circa 2,5 milioni di euro indebitamente percepiti e circa 2 milioni di euro di contributi richiesti e non ancora riscossi, nonché di denunciare all'autorità giudiziaria, per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore, 521 soggetti. In seno al piano operativo finalizzato alla tutela della regolarità della spesa sanitaria, i Reparti hanno portato a termine 8 interventi, scoprendo frodi per oltre 20 milioni di euro. In relazione al settore della spesa sanitaria, significativo è il dato riferito all'ammontare dei danni erariali accertati (circa 25 milioni di euro). Passando al settore degli appalti, il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari a seguito di mirati controlli basati su analisi di rischio, è stato pari a oltre 9 milioni di euro.

Le persone denunciate per reati in materia di appalti, corruzione e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione sono state 86, di cui 17 tratte in arresto. Nell'ambito delle attività svolte a tutela della spesa pubblica, sono stati eseguiti provvedimenti ablatori per un importo complessivo di oltre 1 milione di euro, mentre ammontano a circa 34 milioni le proposte di sequestro al vaglio delle autorità giudiziaria. Sul fronte della tutela del mercato dei capitali, l'impegno profuso nel 2020 si è concretizzato nel sequestro di beni per un valore di oltre 5,5 milioni di euro a seguito di 11 interventi in materia di riciclaggio e auto-riciclaggio. 7 sono le persone denunciate, di cui 1 tratta in arresto. Il valore del riciclaggio accertato si è attestato ad oltre 5,5 milioni di euro.

A oltre 800 mila euro ammontano, invece, i sequestri operati nei confronti di soggetti ritenuti responsabili del reato di usura. Con riguardo alla prevenzione, i Reparti hanno proceduto all'analisi di 253 segnalazioni di operazioni sospette, di cui 3 attinenti al fenomeno del finanziamento al terrorismo. Nel campo dei reati fallimentari, sono stati operati sequestri di beni per un valore pari a circa 764 mila euro, su un totale di patrimoni risultati distratti di oltre 22 milioni di euro. In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 661 soggetti, mentre i provvedimenti di sequestro e confisca eseguiti hanno raggiunto, complessivamente, la quota di circa 270 milioni di euro. Ammonta, invece, a circa 192 milioni di euro circa il valore dei beni mobili, immobili, aziende, quote societarie e disponibilità finanziarie proposti all'autorità giudiziaria per il sequestro. Tali misure ablative ricomprendono l'esecuzione di sequestri di prevenzione, ai sensi del Codice Antimafia, per oltre 181 milioni di euro e confische in via definitiva di beni per circa 70 milioni di euro.

Sono stati eseguiti, poi, 424 accertamenti a seguito di richieste pervenute dai Prefetti della Repubblica, la maggior parte dei quali (414) riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. Nell'ambito dell'attività a tutela del mercato dei beni e dei servizi, i Reparti hanno effettuato 12 interventi e dato esecuzione a 16 deleghe dell'Autorità Giudiziaria, sottoponendo a sequestro circa 50.193 prodotti contraffatti, con falsa indicazione del made in Italy e non sicuri. Sono stati segnalati alle Procure della Repubblica 4 soggetti.

La crisi sanitaria connessa al Covid-19 ha visto la Guardia di Finanza fortemente impegnata, inoltre, nelle attività a tutela dei consumatori, principalmente volte a contrastare le fattispecie fraudolente riferite, da un lato, all'illecita commercializzazione di beni utili a fronteggiare l'emergenza epidemiologica e, dall'altro, a condotte ingannevoli e truffaldine. In tale contesto, sono stati denunciati 95 soggetti per i reati di frode in commercio, vendita di prodotti con segni mendaci, truffa, falso e ricettazione e sottoposti a sequestro 161 mascherine e dispositivi di protezione individuale, nonché 1.244 kit diagnostici e strumenti ed apparecchi medicali.

Il controllo del territorio, del mare e dello spazio aereo sovrastante per il contrasto ai traffici illeciti è assicurato attraverso un dispositivo d'intervento unitario, che prevede l'integrazione tra le diverse componenti territoriale, investigativa, aeronavale e speciale del Corpo. Nel corso del 2020 la Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha proceduto al sequestro di 4.954 kg di sostanze stupefacenti, di cui 4.917 kg di cocaina, 17 kg di hashish e marijuana, 20 kg di altre droghe e 203 piante di cannabis. Segnalate all'autorità giudiziaria persone, di cui 26 tratte in arresto. Nel 2020, la Guardia di Finanza di Reggio Calabria ha impiegato complessive 2.850 giornate/persona in servizi di ordine pubblico in occasione di manifestazioni, eventi sportivi, consessi internazionali e altri eventi. Nella provincia reggina, a seguito dell'emergenza epidemiologia, il Corpo, unitamente alle altre Forze di Polizia, ha assicurato l'attuazione delle misure di contenimento della pandemia eseguendo 598 controlli, che hanno consentito di sanzionare 388 soggetti.

(Adnkronos)