Salvini nella Locride: "Il vaccino anti-Covid? Ho prenotato il 29". E promette: "Via le mascherine"

salvini-spirli-sidernodi Mariateresa Ripolo - Da "terroni" a potenziali preziosi elettori il passo è breve. Lo sa bene Matteo Salvini, che per l'ennesima volta sbarca in Calabria, tessendo le lodi dei calabresi al grido di «Prima gli italiani».

La missione del leader del Carroccio è una: spianare la strada a Nino Spirlì, il presidente facente funzioni della Regione, la cui candidatura alla vicepresidenza è da qualche giorno legata a quella del forzista Roberto Occhiuto, indicato invece da tutta la coalizione di centrodestra come presidente in vista delle prossime elezioni previste per l'autunno.

E così il numero uno della Lega ha dato il via al suo mini tour di due giorni da Reggio Calabria, ovviamente non prima di averlo annunciato sui social: "Orgoglioso del mio basilico che resiste sul balcone milanese. Chi la dura, la vince! Buona settimana Amici, oggi incontri a Milano e in Calabria, vi si vuole bene", ha scritto Salvini su Instagram suggellando il momento con un selfie con la piantina.

A Reggio Salvini ha incontrato le famiglie dei genitori dei bimbi autistici de "Il volo delle Farfalle - Evoluzione Autismo", per poi raggiungere Condofuri e il suo sindaco Tommaso Iaria.

Una lunga giornata, insomma, che si è conclusa nella Locride, sul lungomare di Siderno, dove il leader politico più social d'Italia ha concesso ai suoi sostenitori gli immancabili selfie a distanza ravvicinata.

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Tanti gli applausi per lui, ma anche un cartello con su scritto «Mai con Salvini» esposto da tre studentesse 17enni, che hanno pacificamente espresso il loro disappunto nei confronti del capo del Carroccio.

"Grazie a Matteo per la grande fiducia", ha detto Spirlì prima del brevissimo comizio durante il quale Salvini ha toccato gli stessi temi di sempre. Il suo leitmotiv sugli sbarchi e i migranti: "Io non so dove sarete voi il 15 settembre, ma io sarò in un tribunale a Palermo rischiando 15 anni di carcere per sequestro di persona perché ho bloccato gli sbarchi e ho fatto semplicemente il mio dovere". "Saremo in piazza per il referendum sulla Giustizia - ha tuonato - perché come tutti gli altri lavoratori, anche i magistrati è giusto che se sbagliano paghino".

Salvini ha poi detto ancora il suo fragoroso "no" al Reddito di cittadinanza voluto dai 5 Stelle e ha attaccato la sinistra sul tema del lavoro: "Non è vero che i giovani non vogliono lavorare, come dicono quelli di sinistra, i giovani vogliono lavorare ma devono essere pagati adeguatamente".

E ancora le promesse sulla necessità di sviluppo delle infrastrutture nella Locride e in Calabria. Ma anche una battuta sul commissariamento del Comune di Siderno: "Tutto questo non è possibile. Mi rifiuto di pensare che i cittadini di Siderno non possano scegliere amministratori liberi e puliti. Se c'è puzza di 'ndrangheta - ha affermato Salvini - da me partono i calci in culo".

"Il mio primo ferragosto da ministro dell'Interno - ha ricordato ancora - l'ho trascorso a San Luca, perché non tollero che la Calabria sia accostata alla 'ndrangheta".

Scena muta, invece, riguardo al caos scoppiato nella Lega di Crotone, dove 50 tra iscritti ed ex candidati hanno abbandonato il partito.

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Il leader leghista ha assicurato ai nostri microfoni che farà il vaccino: "Ho prenotato il 29". Nei giorni scorsi aveva fatto molto discutere l'affermazione del leader politico che aveva goffamente risposto di essersi prenotato, ma di non sapere ancora la data. Impossibile, perché la data viene comunicata nel momento stesso della prenotazione. Certo è che il Covid e la cosiddetta variante Delta, che sta facendo preoccupare l'Europa, non spaventano invece l'ex ministro dell'Interno, che di fatto continua da mesi a contestare e criticare le scelte del Governo di cui lui stessa fa parte: "Uno dei primi impegni presi con il presidente Draghi è, settimana prossima, togliere queste benedette mascherine perché con 40 gradi all'ombra è difficile lavorare, respirare, sorridere. Ultimo sforzo", ha detto tra gli applausi.

Per Salvini domani sarà un'altra "faticosa" giornata. A Lamezia sarà prima inaugurata una nuova sede della Lega e poi ci sarà la conferenza stampa con gli altri leader della coalizione per lanciare ufficialmente la candidatura del ticket Occhiuto-Spirlì.

Tra le tante promesse fatte oggi dal leader leghista ce n'è una che sta facendo tremare qualcuno: quella di tornare in Calabria una volta a settimana.

Promessa o minaccia?