Il Partito Comunista dei Lavoratori: "Ridare voce ai lavoratori e agli oppressi di Reggio Calabria"

Martedì 11 maggio 2021 presso la sede di Archi, nel rispetto delle norme anti-covid si è tenuta una conferenza stampa del Partito Comunista dei Lavoratori.

"I compagni Pino Siclari, coordinatore della Commissione Meridionale, e Demetrio Cutrupi, dell'esecutivo Provinciale, - si legge in una nota - hanno esordito richiamando alcune significative immagini della città: lo scempio ambientale dovuto anche alla sporadica raccolta dei rifiuti, la vicenda delle multe pazze di Archi, il degrado del torrente Calopinace, la crisi vaccinale con centinaia di Reggini e Reggine dirottate nelle strutture di centri della provincia spesso molto lontani dal Capoluogo, le pesanti ricadute della crisi pandemica soprattutto su lavoratori precari, in nero, donne.

La vicenda dei brogli elettorali è in perfetta sintonia con questo quadro.

Il PCL che, a suo tempo, aveva evidenziato al Prefetto una situazione di grave inquinamento politico, chiede oggi a tutte le autorità competenti di precisare il livello degli sviluppi delle indagini e i motivi del mancato intervento in questo scandalo.

Il PCL, e anche in riferimento a questa vicenda, riunirà la sua assemblea giorno 21 maggio '21, non riconoscendo legittimità politica alcuna allo screditato "Consiglio Comunale" rivolge alla sinistra reale di Reggio Calabria l'invito a non essere reticente e a rispondere a questo appello per l'avvio di una iniziativa unitaria che deve trovare adeguato spazio mediatico.

Occorre pronunciarsi chiaramente, - continua la nota - e agire in maniera conseguente, sullo scandalo dei brogli, promuovere un'iniziativa in presenza e visibile nel centro della città su questa scandalosa vicenda, confrontarsi sulla proposta del PCL di eleggere un organismo realmente rappresentativo delle masse popolari di Reggio, una sorta di consiglio del popolo della sinistra, rompere con l'avventura De Magistris, nuova variante arancione che sostituisce quella giallo grillina (stella cadente della follia populista) e che non è priva di venature neoborboniche, rimettere al centro anche a Reggio Calabria la battaglia per un governo dei lavoratori".

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