Revoca fondi per la metro di Reggio Calabria, Ance: “Preoccupa definanziamento del Piano di mobilità sostenibile”

Le notizie giunte a mezzo stampa in merito al definanziamento da parte della Regione Calabria del Piano di Mobilità Sostenibile della Città di Reggio Calabria suscitano notevole preoccupazione non solo per il rischio di perdere nell'immediato una grande opportunità di sviluppo per il territorio ma anche nella prospettiva di dover pianificare e gestire tempestivamente gli ancor più cospicui investimenti previsti dal nuovo ciclo di programmazione 2021-2027 dei fondi europei e soprattutto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Così il presidente dell'Ance di Reggio Calabria, Michele Laganà, che dichiara: "Auspichiamo la più ampia coesione tra le forze politiche per interventi immediati per la riorganizzazione ed il rafforzamento della pubblica amministrazione locale ed essere così pronti con proposte progettuali esecutive, moderne e sostenibili a cogliere con successo la sfida del rilancio economico e del cambio di paradigma sostenuti dal quadro dei finanziamenti Next Generation UE e del nuovo ciclo di programmazione dei fondi strutturali europei. Su questo versante, continuiamo purtroppo a registrare contrapposizioni e polemiche di parte, che di fatto non contribuiscono a superare l'approccio emergenziale alla programmazione ed alla gestione degli investimenti alla base dei ritardi realizzativi delle opere pubbliche e delle cosiddette incompiute, prime fra tutte il nuovo Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria che, anche come luogo simbolico, langue come una cattedrale nel deserto in pieno centro cittadino".

Occorre la più ampia convergenza tra le forze politiche e sociali del territorio, specie in un momento di estrema difficoltà per moltissimi cittadini, imprenditori e lavoratori, costretti senza reddito e senza chiare prospettive di miglioramento, per scongiurare i rischi di perdere o semplicemente ritardare la messa a terra di interventi ed investimenti indispensabili per il territorio e la ripresa economica; per questo occorre un cambio di passo immediato strutturando in modo congruo gli uffici tecnici ed amministrativi della Pubblica Amministrazione locale e rilanciando la Stazione Unica Appaltante Metropolitana nella forma della centrale unica di committenza. È necessario poter disporre di amministrazioni modernamente organizzate, con personale qualificato e mezzi sufficienti per una programmazione ed una progettazione accurata degli investimenti in grado di rispondere con prontezza alle opportunità di rilancio territoriale offerte dai quadri di aiuti europei e dal Recovery Fund.

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"Come Associazione Costruttori siamo disponibili al dialogo e non faremo mancare il nostro contributo in termini di idee e di collaborazione – prosegue il presidente Laganà –, però ci attendiamo che questo possa avvenire in un clima nuovo di coesione tra le forze politiche e sociali in grado di fertilizzare lo sviluppo di soluzioni efficaci per l'effettivo rilancio degli investimenti pubblici. Il Piano della Mobilità sostenibile del Comune di Reggio Calabria, in particolare, per la propria importanza in termini di trasporti sostenibili, di qualità della vita dei cittadini e di marketing territoriale, non può e non deve essere affossato e piuttosto dovrebbe rappresentare il banco di prova per collaudare un sistema progettuale e gestionale qualificato e sufficientemente robusto per l'implementazione del più ampio programma di sviluppo territoriale previsto dai nuovi quadri di aiuti europei, nazionali e regionali, rispettando i tempi stringenti ed i requisiti rigorosi richiesti dalle autorità comunitarie".

Di fronte alla straordinaria opportunità offerta dai Fondi europei comprensivi del Recovery Fund per rilanciare l'intera economia del nostro Paese funestata dagli effetti e dalle restrizioni imposte dalla pandemia, è necessario un cambio di passo radicale nella gestione della cosa pubblica attraverso una visione condivisa e l'adozione di misure organizzative altrettanto straordinarie in grado di rendere effettiva e di indirizzare la spesa delle ingenti risorse disponibili attraverso programmi sostenibili di investimento pubblici in un'ottica strutturale di riconversione industriale green e digital e di rigenerazione urbana e territoriale.
"Si tratta di una partita fondamentale che richiede coesione, concretezza ed insieme lungimiranza - conclude Laganà -, per questo auspichiamo che l'emergenza che stiamo vivendo possa portare al radicale ripensamento del dibattitto politico e dell'approccio alla programmazione ed alla gestione degli investimenti, con un nuovo ruolo della pubblica amministrazione e della politica il cui valore dovrà essere dato dalla capacità di attivare risorse e capacità di imprese e cittadini, indirizzando la società verso modelli di produzione-consumo sostenibili e sicuri, governando, oltre il ciclo elettorale, processi innovativi in grado di traghettare il sistema socio-economico fuori dall'emergenza pandemica e dalla palude del sottosviluppo".