Nel centenario di Gianfranco Maris, la Fondazione Memoria della Deportazione promuove un'iniziativa diffusa per ricordare la deportazione politica italiana

Il 5 maggio 2021, anniversario della liberazione del campo di Mauthausen, un coro di voci femminili attraverserà l'Italia e l'Europa, passando anche da Reggio Calabria, per ricordare le storie di uomini e donne che pagarono con la deportazione nei Lager il loro impegno per la pace, la giustizia e la libertà.

Il progetto, "Una tensione che dura tutta una vita" è promosso dalla Fondazione Memoria della Deportazione, curato dalla Project Manager Elisabetta Ruffini, direttrice di Isrec Bg, erealizzato dalle attrici del Collettivo Progetto Antigone, diretto dalla regista e drammaturga Letizia Quintavalla, che saranno presenti in 17 città italiane, a Mauthausen e a Parigi, dando vita a un ricordo diffuso capace di far risuonare dentro il tessuto urbano la memoria della deportazione e della sua eredità.

Il segnale d'inizio dell'iniziativa partirà da Milano e, ripercorrendo la biografia di Gianfranco Maris (partigiano, antifascista, ex deportato, avvocato e Senatore della Repubblica, fondatore della Fondazione Memoria della Deportazione, Presidente dell'Associazione Nazionale ex deportati nei campi nazisti (ANED) e Direttore Generale dal 2002 al 2013 dell'INSMLI) coinvolgerà diciannove luoghi di memoria capaci di evocare domande e interesse sul passato e voglia di prendersene cura.

--banner--

In ogni città un'attrice leggerà un testo ispirato alle parole di Maris (Mondi, società, futuro, così Maris definiva il suo sognare di uomo salvato) intrecciate a quelle di altre testimoni della deportazione femminile.

A Reggio Calabria sarà Renata Falcone, attrice e formatrice teatrale, a dare voce, presso la Rotonda 8 marzo, sul lungomare Falcomatà, alle ore 17:45, un'idea di Memoria come costruzione di luoghi dove lasciare tracce, per suscitare interrogativi e intrecciare esperienze, invocando un agire umano e politico che renda protagonisti consapevoli del proprio tempo, per se stessi e per le generazioni future.

E come nella primavera del 1945 i nomi dei deportati sopravvissuti arrivarono nelle case degli italiani via radio, grazie alla collaborazione con Radio Popolare, la radio, anche in questa occasione si farà portatrice di nomi, racconti e testimonianze.

L'iniziativa ha avuto il Patrocino morale della Città Metropolitana di Reggio Calabria e del Comune di Reggio Calabria ed è sostenuta anche dalla Costituenda Sezione ANPI Ruggero Condò di Reggio Calabria.

Sull'evento Giuggi Palmenta e Rosanna Scopelliti, assessore del Comune di Reggio Calabria hanno dichiarato: "Siamo felici di accogliere nella nostra Città uno spazio di memoria e condividiamo l'idea di farlo in questo luogo così significativo. Qualche giorno fa abbiamo celebrato il 25 aprile per ricordare e rinnovare attraverso alcuni momenti la memoria che ci riconduce a questa giornata e alla Resistenza. E con questa iniziativa ci teniamo a ribadire il nostro essere città aperta e antifascista."

L'iniziativa non prevede pubblico. Chi si vorrà accostare all'ascolto, dovrà rispettare scrupolosamente le norme anti-covid di distanziamento e usare i dispositivi di protezione.

* In caso di condizioni metereologiche avverse, l'iniziativa si svolgerà nello spazio antistante il Teatro Cilea di Reggio Calabria.