Reggio, i "Giovani sulla Strada" contro il video omofobico: "Chiediamo al Sindaco di prendere posizione. Basta con le giustificazioni"

"In seguito alla pubblicazione del video che da ieri sta animando il dibattito social e non solo, riteniamo sia necessario prendere una posizione netta nei confronti dell'accaduto. Stiamo parlando del video pubblicato dall'ex candidato al consiglio comunale per il centrodestra Luciano Surace detto 'Lvciano', dove vengono ripresi per qualche minuto due ragazzi che si baciano su una panchina in via marina. Senza dilungarci troppo sul contenuto del video che è stato ampiamente dibattuto sui social e sui giornali, riteniamo l'episodio ci porti a delle importanti e necessarie riflessioni". Lo dichiarano in una nota il gruppo "Giovani sulla Strada" di Reggio Calabria.

"La prima: se esistono ancora degli elementi che agiscono indisturbati nelle loro manifestazioni di odio, allora il ddl Zan è più che mai necessario. È necessario il coraggio di Fedez a rompere il sistema politico che voleva censurarlo durante il concertone del primo maggio ed è necessario il coraggio di tutte e tutti noi a lottare affinché ognuno e ognuna sia libero di vivere la propria vita come meglio crede, indisturbato nella propria quotidianità".

"La seconda: la giustificazione data ai giornali per un gesto così grave, ci dimostra quanto a volte la pezza sia peggiore del buco".

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"'Ho tanti amici gay' non può essere uno scudo per un atteggiamento omofobo. Dire 'ho tanti amici neri' non può essere uno scudo per affermare pensieri razzisti. La terza e ultima riflessione invece riguarda la politica. Viviamo in una città amministrata da un Sindaco dello stesso partito che in Parlamento promuove il ddl Zan - continuano - e che ancora di fatto non prende pubblicamente una posizione a riguardo. Noi tramite il nostro consigliere comunale Saverio Pazzano abbiamo presentato in consiglio una mozione a sostegno del ddl Zan, in attesa di un riscontro in commissione".

"Per questo motivo chiediamo l'amministrazione denunci subito il fatto, essendo lo stesso lesivo per tutta la nostra comunità e di costituirsi parte civile (come peraltro già avvenuto in occasioni passate) in un eventuale processo che riguardi la faccenda. Noi come movimento politico invece, continueremo ad impegnarci ogni giorno per tutelare le vittime di violenza omolesbotransfobica dentro e fuori le istituzioni, ritenendo - conclude così la nota - necessario un serio cambio di passo politico e culturale affinché possa sempre emergere la parte migliore della nostra città".