Concessioni demaniali a Reggio Calabria, dalla maggioranza una mozione per chiedere al Governo decisioni chiare e immediate

"Uno stimolo in più e un modo per sollecitare il Governo, il Parlamento e la Regione a porre al centro dell'agenda politica il settore turistico balneare. Un settore che a causa del Covid vive una fase difficilissima con il rischio concreto che anche quest'anno si manifestino le stesse difficoltà per tutti gli imprenditori del comparto. La risorsa mare per noi è la più importante e la nostra città possiede tutto un tessuto produttivo che vive, crede e investe nel mare. Con questa mozione, che ho presentato a nome di tutta la maggioranza consiliare, abbiamo voluto dimostrare piena vicinanza e concreta attenzione a tutti gli operatori del settore". E' quanto afferma il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Giuseppe Marino, a margine dei lavori del civico consesso.

Il consigliere Marino ha poi ripercorso brevemente l'iter normativo degli ultimi anni, partendo dalla legge 145 del 2018 "che ha segnato un momento di novità, attraverso la chiara volontà del legislatore di affermare un approccio di favore nei confronti dei concessionari di strutture balneari. Stesso indirizzo adottato anche dal decreto rilancio dello scorso anno con cui il governo ha attuato le misure economiche a contrasto degli effetti della crisi pandemica, indicando l'estensione delle concessioni a 15 anni".

Anche il nostro Comune, ha aggiunto Marino, "raccogliendo questo indirizzo legislativo e attuando anche la circolare regionale in materia, ha avviato una serie di procedure per facilitare le concessioni demaniali nella nostra città e dare alle imprese che investono sulla spiaggia, una prospettiva più lunga che consenta una seria programmazione e la stabilizzazione occupazionale delle tante persone che lavorano in questo settore. Ovviamente ponendo sempre al centro la tutela ambientale e il tema dell'accessibilità".

Purtroppo il 3 dicembre scorso, ha ricordato Marino, "la Commissione europea ha inviato al governo un richiamo formale ritenendo che la normativa italiana violasse la direttiva 123 del 2006 riguardante la concorrenza. La stessa autorità nazionale garante per la concorrenza e il mercato ha poi formulato a tanti enti, tra cui il nostro, una segnalazione su questo punto. Reggio, così come tanti altri Comuni italiani, si è trovata di fronte ad una evidente contraddizione che ha visto da una parte la normativa nazionale di settore che spinge verso la possibilità a concessioni di lungo periodo e dall'altra l'intervento comunitario. In questo periodo, inoltre, si sono anche innescati dei contenziosi in sede giudiziaria con sentenze di diverso orientamento e tale situazione di incertezza rischia di danneggiare il settore turistico balneare".

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Con questa mozione la maggioranza consiliare vuole dunque dare pieno mandato alla Giunta e al Sindaco, ha poi concluso Marino, "affinché si chieda con forza al Governo di intervenire anche con strumenti di urgenza, per chiarire tutti questi aspetti e fare in modo che i Comuni possano avere una parola di certezza verso gli operatori. Voglio sottolineare il grande impegno del settore Urbanistica che ha dovuto gestire questa complessa fase, ponendo sempre al centro il rigoroso rispetto delle norme e garantire al settore balneare di andare avanti, consentendo la ripresa di un segmento importantissimo per l'economia e l'occupazione. Una mozione che nell'ultima parte chiede ai ministeri competenti e alla Regione di prevedere delle misure economiche per esenzioni fiscali e tributarie per gli anni 2020, 2021 e 2022 per il pagamento dei canoni demaniali marittimi allo Stato e l'addizionale regionale". La mozione non ha fatto registrare alcun voto contrario ed è stata approvata con 26 voti favorevoli e 5 astenuti.