“Caso Miramare”, Zimbalatti: “Marcianò prima contraria, poi votò favorevolmente all’affidamento a Zagarella”

zimbalattiantonino 500di Claudio Cordova - Dopo la deposizione dell'ex assessore Giuseppe Marino, è la volta dell'ex assessore Nino Zimbalatti sfilare al banco degli imputati per rendere il proprio esame in aula nel processo sul "Caso Miramare". Una testimonianza per certi punti sovrapponibile circa la ratio che ha portato a non dismettere uno degli edifici di maggiore pregio economico, architettonico, storico e culturale di Reggio Calabria. E anche Zimbalatti conferma: "La prima volta che si parlò del Miramare è la riunione di Giunta del 16 luglio 2015".

Una costante, nella deposizione di Zimbalatti, quella della dichiarazione apodittica. Una frase netta, cui poi però non segue alcun esempio specifico. A cominciare, per esempio, dalla strana circostanza che, nel giorno dell'approvazione della delibera sull'affidamento diretto del "Miramare" all'associazione dell'amico del sindaco Falcomatà, Paolo Zagarella, l'assessore competente fosse assente alla riunione: "Capita di delibere presentate senza la presenza dell'assessore al ramo" dice Zimbalatti. Senza saper fornire neanche un esempio, su domanda dei pm Walter Ignazitto e Nicola De Caria.

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Zimbalatti ha confermato la discussione in Giunta sulla delibera: "In alcuni casi i toni furono accesi" dice. A infuocare il dibattito sarebbe stata l'allora assessore ai Lavori Pubblici, Angela Marcianò: "Fu lei a far notare le criticità" dice Zimbalatti, facendo riferimento all'affidamento diretto, in assenza di un bando: "Le venne risposto che il bando era già stato programmato, per noi l'obiettivo era poter usufruire della struttura per l'estate" continua Zimbalatti. Marcianò contraria, ma non solo lei, a detta di Zimbalatti: "Anche l'assessore Patrizia Nardi fece delle osservazioni".

Ma la delibera passa e il "Miramare" finisce all'associazione "Il Sottoscala", di cui nessuno sa nulla: "Non conoscevo né l'associazione, né Zagarella – afferma Zimbalatti – e non ho mai saputo di interlocuzioni tra Falcomatà e Zagarella, col sindaco non ho mai affrontato l'argomento".

A detta di Zimbalatti, anche con il voto favorevole di Marcianò. Circostanza da sempre negata dall'interessata: "Il suo voto favorevole mi ha sollevato dai dubbi" dice Zimbalatti, che, tuttavia, nell'interrogatorio reso in fase di indagine aveva affermato di non ricordare la circostanza. E però, poi, Marcianò sarà tra le più acerrime nemiche del sindaco Falcomatà: "Non mi spiego il suo comportamento successivo, ma non ne abbiamo più parlato" aggiunge l'ex assessore Zimbalatti.