Crea (Ancadic): “Calato silenzio su SS106 Jonica reggina e impianto di Comunia di Lazzaro”

"Come si suol dire: dopo la tempesta torna la calma. Una calma questa che non è, e non può essere sopportata dai cittadini e dall'ANCADIC. Ci riferiamo alle segnalazioni e richieste inviate e più volte sollecitate da questa associazione alle competenti Istituzioni riguardanti criticità e potenziali pericoli vari. In particolare: la perdurante pericolosità dei primi 100 chilometri di Ss 106 Jonica reggina, le criticità prodotte dalla discarica comunale e dall'impianto di compostaggio di Comunia di Lazzaro, dai disagi subiti dai cittadini pellaresi e non solo pellaresi a seguito della chiusura del Poliambulatorio specialistico dell'ASP e della Guardia Medica di Pellaro e dalle criticità dei locali di Guardia Medica di Calanna e Gallico, su i cui fabbricati sono state riscontrate delle criticità dai Carabinieri NAS e dai tecnici dell'ASP. Dopo aver cavalcato l'onda del momento, sembrerebbe che l'interesse e la sensibilità verso i conseguenziali disagi dei cittadini utenti chiamati a spostarsi in altra più lontana struttura sanitaria siano venuti meno. Invero i disagi scaturiti a seguito della chiusura della struttura sanitaria pellarese, giustamente disposta previo relazioni tecniche che hanno certificato criticità anche potenzialmente pericolose per la pubblica e privata incolumità e il conseguente trasferimento dei servizi assistenziali presso il Poliambulatorio di via Padova, non ne parla più nessuno. Tutto è passato nel dimenticatoio. Per gli ulteriori annunci e le prossime passerelle si aspetta il verificarsi di futuri eventi: il prossimo incidente stradale, il prossimo incendio con il fumo che invada circondario e abitazioni di Lazzaro, o che qualche ultraottantenne durante le lunghe code davanti al poliambulatorio di Via Padova o davanti ad altre strutture sanitarie, in attesa delle richieste prestazioni specialistiche o in attesa di ricevere la tanto agognata dose di vaccino anti-covid trovi la forza per far giungere la propria voce a chi di dovere anche attraverso gli Organi di Stampa rimarcando le difficoltà e i disagi che è costretto a subire a seguito di una ingiustificabile disorganizzazione. E' proprio vero, e i fatti lo confermano, che se ad un disastro non viene data voce nulla succede. Miracolo della comunicazione.

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"Abbiamo chiesto e sollecitato più volte alle Competenti strutture dell'ASP, compreso l'Ufficio del Commissario ad acta per l'attuazione del piano di Rientro dai disavanzi del servizio della Regione Calabria e agli Uffici della Città Metropolitana di Reggio Calabria notizie circa l'individuazione di idonei e sicuri locali ove trasferire i servizi assistenziali del poliambulatorio di Pellaro, nonché notizie circa la rimozione delle criticità riscontrate dai Carabinieri NAS presso i locali sede delle postazioni di Guardia Medica di Calanna e di Gallico, ma ad oggi nulla è stato fatto sapere".

E' quanto si legge in una nota di Vincenzo Crea, referente unico dell'Ancadic e responsabile del comitato 'Torrente Oliveto'.