Lazzaro-Motta San Giovanni (RC), Crea (ANCADIC): “Fenomeni dissesto idrogeologico in continua evoluzione sul versante collinare senza protezione a ridosso SP21”

"Con precedenti segnalazioni l'ANCADIC portava a conoscenza della ex Provincia di Reggio Calabria Settore Viabilità, oggi Citta Metropolitana, la pericolosità di alcuni tratti della strada provinciale Lazzaro/Motta San Basilio e con nota del mese di settembre 2015 si evidenziava il frequente distacco di materiale terroso e roccioso dal versante collinare privo di sistemi di protezione, situato a circa un chilometro dalla rotatoria della SS 106 dopo le ultime abitazioni, che inevitabilmente si riversa sulla piattaforma stradale determinando potenziale pericolo per la pubblica e privata incolumità. Stante il notevole decorso temporale non si sono registrati interventi idonei a garantire gli standard minimi di sicurezza e di transitabilità e a scongiurare il rischio di chiusura al transito del tratto in questione interessato da fenomeni di dissesto idrogeologico in continua evoluzione". È quanto afferma Vincenzo Crea, referente unico dell'ANCADIC e responsabile del Comitato spontaneo "Torrente Oliveto".

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"Infatti, altri smottamenti di materiale terroso e roccioso di frequente si continuano a staccare, come si può riscontrare dal materiale crollato di recente nel tratto viario in trattazione accantonato e ancora giacente al piede del versante delimitato da nastro segnaletico bianco/rosso. Lo stato dell'arte all'occhio del comune cittadino osservatore dice che altro materiale unitamente a degli alberelli e a delle pietre sono pronte a crollare con conseguenze in tal caso non di poco conto per la circolazione veicolare e ciclopedonale. Fermo restando ogni autonoma valutazione e determinazione dei competenti funzionari, secondo noi si ravvisa la necessità di un intervento di consolidamento del fronte collinare previo accertamento tecnico e disporre l'installazione da parte del proprietario del suolo di reti di aderenza e chiodatura con la procedura della somma urgenza, giacché lo stato dell'arte indica un'alta probabilità che un semplice evento piovoso anche di lieve entità possa innescare ulteriori fenomeni di instabilità del versante con crollo di blocchi di detto materiale, anche di notevoli dimensioni. Sarebbe opportuno, nelle more di un intervento urgente disporre, previo riscontro dello stato dei luoghi la rimozione del materiale che si presenta pronto a cadere" ha aggiunto in conclusione.