Porto di Reggio, “Stanza 101”: “Quale futuro?”. E Klaus Davi: “TAR Lazio ha detto che Falcomatà è un Incompetente”

reggio portoDopo la sentenza del TAR del Lazio che ha rigettato le contestazioni del Comune in merito allo studio relativo all'impatto ambientale del molo di attracco delle "caronti", arrivano i commenti di "Stanza 101" e Klaus Davi.

"Apprendiamo della pronuncia del Tar che, rigettando le contestazioni del Comune in merito allo studio relativo all'impatto ambientale del molo di attracco delle caronti, riporta all'attualità le rimostranze già sollevate dalla stragrande maggioranza dell'opinione pubblica sul progetto di Caronte che segnerebbe, inequivocabilmente, un destino triste per il porto di Reggio. Il disposto e le motivazioni del TAR evidenziano due aspetti significativi ed allarmanti: il primo relativo al merito della questione di impatto ambientale, in base alla quale il progetto del molo commerciale fa un passo in avanti vanificando tutta una serie di valutazioni che andrebbero poste, preliminarmente, a monte di tale progetto; il secondo , grossolano ma grave, riguarda il ruolo dell' amministrazione comunale che, già tiepidamente affrontò a suo tempo la questione, e che in sede giudiziaria ha lasciato scorrere termini importanti lasciando intravedere una sorta di demotivazione rispetto alla urgenza ed alla rilevanza del tema". Ad affermarlo in una nota è "Stanza 101".

"Ora, che questa amministrazione di ambiente se ne curi poco e male è sotto gli occhi di tutti ma che lasci trascorrere un anno dal deposito di un ricorso importantissimo per le sorti del porto reggino per formulare l istanza di discussione induce i maligni a credere che l'avvocatura di Palazzo San Giorgio non abbia avuto ben chiara la portata politica e strategica della questione fornendo un assist indiretto alla fattibilità del molo di attracco della caronte. Una responsabilità gestita malissimo, quella del Comune in questa vicenda – si legge - al netto delle posizioni e delle diatribe politiche, il porto di Reggio rappresenta la prima opportunità strategica di sviluppo per la Città turistica, unica ed indiscussa chance di un futuro per Reggio Calabria; questa prospettiva deve trovare nel progetto del porto turistico il suo fulcro centrale, intorno al quale costruire un impianto strutturale capace di fornire accoglienza e servizi funzionali ad un'area marittima che già la natura ha localizzato al centro delle rotte mediterranee".

"Questo disegno è incompatibile con l'idea di un attracco commerciale per il transito dei mezzi pesanti dalla terra ferma alla Sicilia, lasciando a margine la Città e penalizzando le opportunità ben più rilevanti e vitali di un grande progetto legato all'idea del Porto turistico. Rispetto a questo progetto di porto turistico, si tranquillizzino i fan del governo municipale, l'ultimo dei problemi di fattibilità è quello economico, considerato che il porto turistico è opera strutturale strategica sostenibile dalla Comunità europea ed a valenza economica e turistica quindi appetibile anche in una logica di project financing. Peraltro lo stesso porto, nell' ultima finanziaria del governo, ha avuto una dotazione milionaria grazie all' emendamento del deputato reggino Francesco Cannizzaro – è la chiusura – insomma due modelli, uno quello di idea del porto turistico da realizzare anche in sinergia di partnership pubblico-privato che funziona nel resto del mondo; l'altro, quello di caronte, con il transito di migliaia di tir che di Reggio vedrebbero solo lo svincolo autostradale. Reggio ha già pagato un tributo di sangue con l'aeroporto, abbandonato al suo triste destino in questi dieci anni, non possiamo ammettere un epilogo analogo anche per il Porto, risorsa e chance per i reggini. Un'idea ed una battaglia quella sul porto turistico che vanno rilanciate sul piano civico e politico, coinvolgendo associazioni, categorie professionali, università, società nautiche, autorità portuale, città metropolitana per generare una sintesi progettuale che coinvolga tutti coloro che hanno competenze e hanno a cuore le sorti di Reggio. Preliminarmente proviamo a partire da un quesito semplice: vogliamo realizzare il porto turistico?".

Più duro Klaus Davi.

"Invito tutti i cittadini di Reggio a leggere cosa ha messo nero su bianco il Tribunale amministrativo regionale del Lazio su Falcomatà i suoi vari 'King maker' Castorina-Marino-Romeo-Calabrò-De Gaetano eccetera eccetera. Ebbene in merito alla tormentata vicenda del molo di Pentimele e del ricorso presentato dal Comune, il Tar annota: 'Nessuna sospensione dell'efficacia del provvedimento di Valutazione d'impatto Ambientale (Via) adottato dal ministero dell'Ambiente il 22 ottobre 2019 sul progetto di realizzazione di un molo d'attracco per navi traghetto per il trasporto su gomma di autoveicoli e mezzi pesanti al Porto di Reggio Calabria, in località Pentimele. L'ha deciso con ordinanza il Tar del Lazio respingendo le richieste avanzate del comune di Reggio Calabria'". È quanto afferma in una nota l'ex candidato sindaco Klaus Davi.

"Avete letto bene: potete contare su una amministrazione, cari cittadine e cittadini reggini, che non è neanche in grado di fare un ricorso degno di questo nome. Sbagliato nei tempi nei modi e per come è stato compilato. Addirittura, lascia intendere neanche tanto velatamente il Tar, scritto, e sarebbe la cosa più grave se fosse vera, apposta per essere bocciato. In altre parole l'improvvisato sindaco Falcomatà e la sua ciurma avrebbero investito tempo e denaro pubblici in un ricorso del quale sapevano perfettamente che era stato presentato fuori tempo massimo – si legge – ma siamo sicuri che questo clamoroso autogol sia solo un caso? Il Tar nella sua sentenza alimenta più di un dubbio "il ricorso del Comune di Reggio - scolpisce nero su bianco- è stato fatto in tempi che dimostrano di non avere alcuna concreta urgenza!!!. Non lo dice Klaus Davi, lo scrivono i giudici amministrativi. Avete capito? Di urgente per Falcomatà ci sono solo le elezioni metropolitane".

"Ma al di là del clamoroso svarione e delle spese processuali a carico del Comune (quindi a carico dei cittadini) per questo scempio ci saranno altre conseguenze. Invece di poter contare su un porto turistico che avrebbe potuto rilanciare la città, ci troveremo ad accogliere un pestilenziale hub invaso da Tir nonch fautoredi inquinamento e abbassamento della qualità della vita di tutta la zona L'amministrazione Falcomatà-Castorina-Marino-Romeo Sebi-Calabrò-De Gaetano ha conseguito un risultato amministrativo che si conferma di un capolavoro di approssimazione e improvvisazione. Il Tar di fatto ha messo la parola fine su ogni aspirazione turistica di Reggio. Complimenti ai vari Giuseppe, Nino 1, Nino 2 Sebi, Irene! Bene, bravi, bis" conclude.