Reggio, “Neda Kairos” e “Miti” chiedono incontro al commissario Longo

"Visti gli esiti degli ultimi commissariamenti e considerato che sono trascorsi due mesi senza risultati apparenti sulla situazione generale, abbiamo inviato al Commissario ad Acta, Guido Longo una richiesta di incontro, condivisa anche da Comunita' Competente, così articolata" è quanto si legge in una nota congiunta firmata da rispettivamente da Antonino Sergi e Fabio Putortì.

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"Con spirito positivo e propositivo, Le chiediamo un incontro per conoscere lo stato dell'arte, relativo agli aspetti di sua competenza e alle priorità che ha fissato al momento della sua nomina a Commissario governativo (Piano anti Covid-19, legalità, territorializzazione della prestazione sanitaria, aspetti contabili e amministrativi, etc). Vorremo sapere, altresì, con quali criteri intende comporre la struttura di supporto e quando pensa di iniziare a delineare il piano post pandemia, con particolare riferimento a: potenziamento delle infrastrutture (edilizia sanitaria, ma anche telemedicina, cartella clinica elettronica, fascicolo sanitario elettronico, etc); stabilizzazione dei precari, nuove assunzioni anche per rivedere il modello della nostra medicina territoriale e per rendere possibile la creazione di reti di cure primarie (le case della salute) e intermedie (gli ospedali di comunità) previste dal decreto ministeriale 2 aprile 2015 n. 70; risoluzione delle con le problematiche del S. Anna Hospital di Catanzaro e delle strutture Asl della provincia di Reggio Calabria, che stanno creando disservizi per i cittadini e malumori pesanti in coloro che ci operano" affermano.

"Ci hanno colpito le parole che ha pronunciato all'inizio del suo mandato "La mia ricetta è lavorare seriamente e occuparmi della popolazione. La popolazione calabrese ha bisogno di noi, urgentemente." Noi Cittadini calabresi abbiamo urgente bisogno di conoscere la sua linea di azione. Restiamo In attesa di una sua cortese risposta, dichiarando, fin d'ora, la nostra disponibilità a dare un contributo alla riqualificazione del servizio sanitario calabrese, tale da porre un argine ai tanti, troppi, viaggi della speranza. La richiesta è stata inoltrata per il tramite di una PEC lunedì 18 e a tutt'oggi non abbiamo ricevuto alcuna risposta – è la chiusura – riteniamo che I vari Commissari ad Acta e Aziendali debbano comprendere che non possono isolarsi e che la ndrangheta e la corruzione si contrastano con la partecipazione dei cittadini e con la trasparenza, temiamo, purtroppo, che al cambiamento dei Commissari, non corrisponda il cambiamento dei comportamenti. Invece di favorire la partecipazione dei cittadini, come previsto da varie leggi, si chiudono nel loro fortino. Basti pensare alle difficolta incontrate a reperire la Pec del Commissariato ad Acta della Sanità, che invece dovrebbe essere resa nota a tutti".