Elezioni Città Metropolitana, i possibili eletti tra sorprese e 'fuggitivi'

reggiocalabria-provincia-di Pasquale Romano - Eppur si vota. Le resistenze del centrodestra e il parere negativo del Cts non hanno modificato la data delle elezioni metropolitane, che quindi si terranno come previsto domenica 24 gennaio. Il sindaco Falcomatà, dopo le 48 ore di riflessione, ha deciso di confermare le elezioni grazie anche ad una sorta di compromesso che permetterà meno assembramenti. Oltre al seggio esistente su Reggio Calabria, gli elettori (di secondo livello, ovvero gli amministratori locali) potranno votare anche a Palmi e Locri.

A contendersi i 14 posti disponibili, 48 candidati spalmati su quattro liste. Due liste del centrosinistra reggino (Democratici Insieme per Reggio Città Metropolitana e S'Intesi Metropolitana), la lista del Centrodestra Metropolitano e infine 'Territorio Metropolitano', schieramento trasversale che raccoglie diversi sindaci della provincia.

Il voto terrà conto dell'indice di ponderazione, basato sulla fascia demografica dei diversi comuni. Va da sè che Reggio Calabria farà la parte del leone, con i voti dei consiglieri comunali reggini che avranno un peso specifico fondamentale rispetto a quelli dei colleghi sparsi sul territorio metropolitano.

Quali gli scenari e i possibili eletti a 48 ore dal voto? Il Dispaccio prova a giocare d'anticipo. Il centrosinistra dovrebbe assicurarsi 9 o 10 posti, con 3 (o 4) ad appannaggio del centrodestra e 1 in favore della lista Territorio Metropolitano.

Per la lista 'Democratici Insieme per Reggio Città' praticamente sicuro del posto Giuseppe Marino, che (in quota Irto) potrà contare sul sostegno del presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Marra. Sempre nell'area riferibile a Nicola Irto, ottime le chance di elezione per Giuseppe Ranuccio, sindaco di Palmi.

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In quota Italia Viva (partito nazionale sulla bocca di tutti nelle ultime settimane complice la crisi di Governo innescata dal leader nazionale Matteo Renzi) possibile elezione per il consigliere comunale Giovanni Latella. Oltre al proprio voto, Latella salvo sorprese avrà il supporto di Deborah Novarro, collega di partito e anch'essa presente nella lista metropolitana, pronta però a favorire l'ex Delegato a sport e cultura al comune di Reggio Calabria.

Sempre della lista 'Democratici Insieme per Reggio Città' dovrebbero spuntarla (portando il totale degli eletti a 5) Filippo Quartuccio e Giuseppe Sera. Il primo, in quota Nino De Gaetano, è sostenuto dal consigliere comunale reggino Giuseppe Nocera, entrambi eletti alle ultime comunali reggine con la lista 'Reggio Coraggiosa'.

L'elezione del consigliere delegato Patrimonio ed Erp Giuseppe Sera, in quota Mimmetto Battaglia, è legata (anche) ad una possibile 'fuggitiva' dall'opposizione comunale. Sera infatti potrebbe godere del voto di Filomena Iatì, consigliera comunale in sostituzione di Angela Marcianò. A Villa San Giuseppe, roccaforte sia di Sera che di Marcianò, alle ultime comunali reggine si è verificato un picco di voti disgiunti in favore dei due, una sorta di 'alleanza trasversale' che potrebbe quindi

replicarsi anche alla Città Metropolitana.

A proposito di alleanze trasversali, più a rischio ma non impossibile l'elezione di Domenico Mantegna, sindaco di Benestare. Presente nella lista 'Democratici Insieme per Reggio Città', Mantegna potrebbe a sorpresa (?) ottenere un voto da un consigliere di centrodestra reggino.

Passando alla lista S'Intesi Metropolitana (in un primo momento esclusa e successivamente riammessa alla contesa) rischia Antonino Zimbalatti, che non può contare sul voto di Irene Calabrò (in quanto assessore non parteciperà al voto) e che spera nel sostegno di altri colleghi consiglieri di maggioranza.

Probabile invece l'elezione di Carmelo Versace (consigliere comunale eletto con la lista Innamorarsi di Reggio alle ultime comunali) e di Armando Neri, pronto successivamente a divenire vice sindaco metropolitano. Sembra una lotta a due con un solo posto disponibile quella che coinvolge il consigliere comunale Giuseppe Giordano e Salvatore Fuda, sindaco di Gioiosa Jonica.

E il centrodestra? La confusione potrebbe favorire un alto indice di trasversalismo. Per queste ragioni rischia grosso l'ex candidato sindaco del centrodestra Nino Minicuci. L'attuale capo dell'opposizione infatti salvo clamorose sorprese non potrà contare sul voto del partito (la Lega) che aveva espresso la sua candidatura a Palazzo San Giorgio. Giuseppe De Biasi, consigliere comunale del partito di Salvini, alle urne potrebbe optare per Rocco Campolo anche se voci di corridoio non escludono affatto un voto in favore del centrosinistra.

Nel centrodestra un tris di nomi in area Cannizzaro: quasi certa la rielezione del consigliere metropolitano uscente Giuseppe Zampogna, sindaco di Scido e vicino al deputato reggino. Stesso discorso per Domenico Romeo (primo cittadino di Calanna) e Pasquale Ceratti, quest'ultimo sempre in area Cannizzaro e sostenuto anche dal consigliere regionale Raffaele Sainato.

La crisi registrata da Fratelli d'Italia alle ultime comunali reggine potrebbe riverberarsi alle elezioni metropolitane: Massimo Ripepi infatti sembra vicino allo schieramento trasversale 'Territorio Metropolitano', il partito di Giorgia Meloni non avrebbe così rappresentanti alla Città Metropolitana.

In lizza per l'elezione anche la giovane Francesca Porpiglia, mentre Saverio Anghelone maschera le proprie mosse e alla fine potrebbe aggiungersi al tavolo dei 'fuggitivi', con un voto in favore di un candidato del centrosinistra. Infine, per la lista dei sindaci 'Territorio Metropolitano', Saverio Pazzano salvo sorprese opterà per Michele Conia, in un quadro di accordi e movimenti più ampio e che coinvolge anche De Magistris e le prossime elezioni regionali calabresi.