Brogli elettorali a Reggio Calabria: una trentina di nuovi indagati

reggio cedir nuova 600Ci sarebbero una trentina di nuovi indagati nell'inchiesta condotta dalla Procura di Reggio Calabria sui presunti brogli elettorali nella città dello Stretto, in occasione delle ultime consultazioni amministrative, che hanno visto la riconferma al ballottaggio del sindaco del Partito Democratico, Giuseppe Falcomatà.

L'inchiesta, che ha portato fin qui ai domiciliari per il consigliere comunale del Pd, Antonino Castorina, e per un presidente di seggio, suo sodale, Carmelo Giustra, si allarga. Forse anche grazie alle dichiarazioni rese, in sede di interrogatorio di garanzia, dallo stesso Giustra.

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Il procuratore aggiunto, Gerardo Dominijanni, e i sostituti Paolo Petrolo e Nunzio De Salvo, infatti, avrebbero notificato un avviso di garanzia nei confronti di tratta di scrutatori e/o segretari di seggi in determinate sezioni elettorali. Per loro l'accusa sostiene che, proprio nella loro qualità di scrutatori o segretari di seggio, avrebbero, con Antonino Castorina, alterato i registri/liste elettorali, annotando in modo falso, sui registri stessi, che diverse persone avessero votato a seguito di identificazione per "conoscenza personale", mentre, in realtà, gli stessi non si erano mai recati a votare alle elezioni del 20 e 21 settembre 2020; nonché per aver alterato le schede elettorali relative ai soggetti.