Omicidio Pangallo ad Africo (RC), la famiglia si costituisce parte civile

"Salvatore Pangallo, brutalmente ucciso la mattina del 9 novembre 2020 a colpi d'arma da fuoco ad Africo in provincia di Reggio Calabria, e contestualmente ferito il padre dello stesso Costantino Pangallo, a distanza di due mesi dall'omicidio spietato, non c'è rassegnazione; l'omicidio del giovane è avvenuto per mano del cugino Favasulli Pietro e del padre di questi Favasulli Santoro, rispettivamente cugino e zio della giovane e innocente vittima, colpita senza pietà". Lo ha scritto in una nota l'avvocato Maria Domenica Vazzana, che rappresenta la famiglia Pangallo insieme all'avvocato Anna Maria Grazia Iaria e l'avvocato Maddalena Dattilo. "Salvatore è stato attinto e perseguitato fin dentro la sua abitazione - aggiunge il legale - braccato dal suo persecutore con l'arma che lo ha ucciso. Adesso la sorellina, il padre e la madre pretendono ed esigono giustizia e si affidano alla magistratura, insieme ai propri legali di fiducia che preannunciano certa costituzione di parte civile, per dare voce a Salvatore e ai suoi familiari distrutti".

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L'avvocato Vazzana auspica una pena esemplare per "una giovane vita spezzata e una famiglia distrutta, Salvatore perde la vita, i suoi familiari perdono la gioia, un ragazzo per bene, educato, esemplare, voluto bene da tutti in paese, per la sua dedizione al lavoro e alla vita onesta, ad oggi disperati, perdere un figlio, uccidere un ragazzo disarmato, è congetturale e atroce, la giustizia sarà esemplare, auspicando in un " fine pena mai", ma la famiglia non sarà mai libera dal dolore. L'orrore vissuto dalla famiglia di Pangallo Salvatore, è ad oggi troppo forte da gestire e sopportare, la vita di una persona, un ragazzo di 24 anni, non può essere distrutta per motivi futili, non c'è rassegnazione. Solo la magistratura adesso potrà dare degna giustizia al ragazzo, l'innocenza di una vittima, urla giustizia".