Rischio contagio per sanitari, la FSI-USAE scrive all’ASP reggina

Il segretario territoriale FSI-USAE Reggio Calabria Est Emanuela Barbuto scrive all'Asp reggina, precisamente a Commissione straordinaria, al direttore sanitario, al direttore amministrativo e ai responsabili Servizio Prevenzione e del Risk Management, sulla richiesta di attivazione di ulteriori misure idonee a preservare la funzionalità dei presidi ospedalieri per ridurre il rischio di contaminazione degli operatori.

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Di seguito la missiva:
"La scrivente Organizzazione Sindacale in esito al numero di Operatori Sanitari positivi al Covid-19 che denota un incremento di contaminazioni intraospedaliere, ritiene urgente e indifferibile l'attivazione di ulteriori misure efficaci e mirate a ridurre il rischio di contagio che sta mandando in tilt numerosi reparti per grave carenza di organici.
L'emergenza personale è un problema cronico di cui si parla da anni, che non è mai stato risolto e che in questo momento di pandemia vede molti Operatori costretti alla quarantena perché risultati positivi al Covid, altri in isolamento per precauzione perché qualche congiunto è stato colpito dal virus e se a ciò aggiungiamo eventuali infortuni o altre semplici impossibilità a recarsi a lavoro, si entra inevitabilmente in uno stato di criticità incontrollabile.
Le Direzioni Mediche di Presidio per poter ovviare alla carenza di personale nelle UU.OO che sono in affanno, si vedono costrette ad utilizzare il lavoro in regime di straordinario autorizzando Infermieri e OSS a coprire numerosi turni all'interno dei vari reparti, favorendo gli spostamenti e di conseguenza aumentando il rischio per questi operatori di contagiarsi e di contagiare altro personale, rendendo improbabile se non addirittura impossibile, in caso di positività al covid-19, la possibilità di procedere al tracciamento dei contatti.
Altro fattore di rischio contagio è rappresentato dai nuovi ingressi di pazienti che al momento del ricovero sono negativi al tampone antigenico ma che in un secondo momento, in alcuni casi risultano positivi a quello molecolare ponendo gli altri pazienti con cui sono stati a contatto e lo stesso personale a rischio di contagio per mancata attuazione dei percorsi assistenziali separati e mancato utilizzo di idonei dispositivi di protezione che la normativa prevede.
Per quanto evidenziato, vista l'emergenza sanitaria in atto, al fine di restringere le maglie del contagio da covid-19 ed evitare quanto sta accadendo all'interno dei reparti non adeguatamente attrezzati ed organizzati ad affrontare un eventuale caso covid-19 positivo con conseguenze devastanti per la struttura, per il personale e per i pazienti ricoverati, nel ribadire le proprie preoccupazioni, la scrivente O.S. chiede:

1) limitare gli spostamenti del personale attraverso l'utilizzo del lavoro in regime di straordinario solo all'interno del reparto di appartenenza;
2) percorsi chiari per evitare che il personale si contagi;
3) tampone molecolare a tutti gli Operatori Sanitari con cadenza periodica programmata;
4) riservare all'interno dei reparti un numero congruo di stanze singole per l'accoglienza dei nuovi ricoveri in attesa del risultato del tampone molecolare, ancorchè negativi a quello antigenico".