Reggio, il consigliere De Biasi: “Se vero, inconcepibile che Falcomatà non abbia utilizzato fondi per scuole”

"L'universo scolastico, negli ultimi mesi, è uno dei più attenzionati sia a livello di dibattito istituzionale che mediatico, alla luce del particolare momento storico che la pandemia ci sta costringendo a vivere. Già nel periodo pre-Covid19, però, le esigenze della comunità di studenti, docenti e operatori erano molteplici e concentrate soprattutto sulla corretta gestione e manutenzione dei plessi e la relativa sicurezza. Ecco perché risulta davvero inconcepibile, qualora rispondesse al vero, l'inutilizzo di fondi da parte dell'ente guidato da Giuseppe Falcomatà". Tuona così contro l'amministrazione Falcomatà il consigliere comunale Giuseppe De Biasi.

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"Trattasi, nello specifico, di risorse stanziate dal MIUR, sulla scorta di quanto previsto dall'articolo 25-commi 1 e 2-bis- del decreto legge n. 50 del 2017 che assegnava una quota del fondo, ex articolo 1, comma 140, della legge n. 232 del 2016, in favore di province e Città metropolitane, da utilizzare, appunto, in interventi di edilizia scolastica prevalentemente indirizzate all'adeguamento sismico – spiega – siamo a conoscenza che si tratterebbe di circa 18 milioni di euro, una cifra importante, quindi, che si sarebbe dovuta spendere per il liceo scientifico "Leonardo da Vinci", il liceo classico Tommaso Campanella, l'istituto d'arte A. Frangipane, l'Itt Panella - Vallauri e il magistrale T. Gullì".

"Sembrerebbe che, nonostante i termini siano stati prorogati prima al 31 marzo di quest'anno e successivamente al 30 ottobre, non vi sia traccia di progetti per poter ricevere questi finanziamenti che, con molta probabilità, andranno persi – chiude De Biasi – ci aspettiamo piena chiarezza e trasparenza da parte del sindaco, poiché, se quanto premesso dovesse rispecchiare la realtà, e cioè che tale fondo sia rimasto inattuato per inerzia ed immobilismo, saremmo di fronte ad una gravissima inadempienza. Basti pensare al fatto che la nostra è una zona riconosciuta ad alto rischio sismico, che tali fondi darebbero respiro anche al settore dell'edilizia, che sta soffrendo molto le restrizioni da lockdown, e che, soprattutto, garantirebbero la manutenzione doverosa di spazi in cui i nostri ragazzi trascorrono la maggior parte del loro tempo".