Falcomatà-bis, ecco la giunta del "secondo tempo": Cultura e Turismo a Rosanna Scopelliti. Nodo vicesindaco: sarà un esterno

giuntacomunalefalcomatabis24ottdi Walter Alberio - Ufficializzata, tra le 46 colonne in rete metallica di 'Opera', la nuova giunta comunale di Reggio Calabria. Nell'area del lungomare riqualificata dallo scultore Edoardo Tresoldi, il sindaco Giuseppe Falcomatà ha presentato l'esecutivo cittadino del suo secondo mandato o del cosiddetto "secondo tempo".

"Un mix di interni ed esterni" aveva preannunciato negli scorsi giorni lo stesso Falcomatà, promettendo discontinuità anche nella formazione della nuova squadra di governo; o, per usare le sue parole, "una continuità nella discontinuità".

Ecco che tra i nuovi assessori "esterni" spicca il nome di Rosanna Scopelliti, a cui vanno le deleghe Cultura, Turismo, Legalità, Scuola e Università. Figlia del giudice Antonino Scopelliti, assassinato nel 1991, Rosanna Scopelliti, attualmente presidente della fondazione che porta il nome del padre, è stata parlamentare e volto del centrodestra calabrese: eletta nel 2013 alla Camera dei Deputati con il Popolo delle Libertà, ai tempi dell'ex governatore Giuseppe Scopelliti, per poi aderire al Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano.

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Trova conferma nella nuova giunta Mariangela Cama, indicata dalla corrente Pd di Mimmetto Battaglia. Già assessore nell'ultimo scorcio della prima sindacatura Falcomatà, a Cama vanno una serie di deleghe: Pianificazione territoriale, Edilizia, ma anche i Trasporti (delega che fu di Giuseppe Marino, destinato a un ruolo di primo piano nella Metrocity), Società partecipate, Vigilanza e Demiano marittimo.

Resta in sella anche Irene Calabrò, in quota Psi, da assessore al Bilancio protagonista insieme a Falcomatà della battaglia contro il "debito ingiusto", culminata con la conversione del Decreto Agosto. Anche in questa consiliatura si occuperà dei conti del Comune con la delega alle Finanze, ai Tributi e alle Attività produttive.

Nell'idea di continuità del sindaco reggino di centrosinistra rientra anche il 'fedelissimo' Giovanni Muraca, che tornerà ad occuparsi di Lavori Pubblici, oltre che di Grandi opere e Risorse comunitarie.

Delega importante anche per Demetrio Delfino. L'ex presidente del Consiglio comunale ed esponente di Articolo Uno si occuperà di Welfare e Politiche per la famiglia.

Il veterano Rocco Albanese del Partito Democratico riceve le deleghe Manutenzioni, Politiche abitative ed Edilizia residenziale pubblica, Dismissione e valorizzazione del patrimonio edilizio e Protezione civile.

Il renziano Paolo Brunetti ottiene Ambiente, Polizia municipale, Ciclo integrato dei rifiuti e della depurazione, Verde pubblico, Dismissione amianto.

A Giuseppina Palmenta, prima dei non eletti in "S'Intesi", vanno le deleghe Sport, Politiche di genere e Politiche Giovanili.

"Ho cercato di interpretare quel sentimento di discontinuità nella continuità", ha affermato Falcomatà a margine della presentazione della nuova squadra, tuttavia ancora non completa.

Nodo vicesindaco. Resta infatti ancora vuota la casella del vicesindaco, che Falcomatà vorrebbe affidare a un personaggio di rilievo: "Manca un elemento che per motivi personali non poteva essere qui. Lo renderemo noto nelle prossime ore", ha assicurato il primo cittadino, confermando che si tratterà di un esterno.

Una casella che l'inquilino di Palazzo San Giorgio ha probabilmente faticato a riempire, ricevendo qualche 'no' illustre. Lo stesso Falcomatà lo ha lasciato intendere nel suo intervento: "Bisogna sporcarsi le mani: che senso ha tenerle pulite, se si tengono in tasca? Continuo a fare un appello: se vogliamo fare la rivoluzione, non possiamo pensare che si possa fare sul divano di casa".

Adesso, in cima alla lista del sindaco ci sarebbe un accademico, ovvero Tonino Perna, docente con esperienza amministrativa e attualmente presidente del Parco Ecolandia di Arghillà.

La scelta del vicesindaco risulta quantomeno delicata, alla luce della vicenda "Miramare", che vede Falcomatà imputato nel relativo processo per abuso d'ufficio e falso. In caso di condanna in primo grado, il sindaco dovrebbe infatti essere sospeso dalla carica per effetto della Legge Severino.

Usando termini calcistici, per Falcomatà, in questo "secondo tempo" la giunta non dovrà puntare più ad "una salvezza tranquilla", ma deve porsi "obiettivi più ambiziosi". Reggio Calabria "vuole avere un ruolo da protagonista nel panorama politico-amministrativo nazionale. Per fare questo, abbiamo bisogno di tutti", ha concluso il primo cittadino.