Giorno di dolore per Locri e per la Calabria nel 15esimo anniversario dell'assassinio Fortugno. Un minuto di silenzio per ricordare la presidente Santelli

FORTUGNO6di Mariateresa Ripolo - Un giorno particolare per Locri e per la Calabria. Il 16 ottobre 2005 veniva assassinato a Locri Francesco Fortugno, l'allora vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria. Una data indelebile nella memoria e nel cuore dei calabresi e dell'Italia intera, che quest'anno, nel giorno dei funerali della presidente Jole Santelli, diventa ancora più significativa.

Come ogni anno a Locri è stata deposta una corona di alloro a Palazzo Nieddu, luogo dell'efferato omicidio voluto dalla 'ndrangheta, un episodio che segnò un momento di passaggio per la Calabria. L'ex vicepresidente del Consiglio Regionale venne freddato con cinque colpi di pistola in pieno centro a Locri, un delitto che determinò una presa di coscienza collettiva, il rifiuto di un sistema criminale da parte dei calabresi e dei giovani, in particolare, che si schierarono compatti per urlare il loro "No" alla 'ndrangheta. L'anniversario, quest'anno, è stato celebrato nel rispetto delle norme anti-Covid, «Per questo non è stato possibile organizzare, come facciamo ogni anno, qualcosa insieme agli studenti - ha dichiarato la vedova Fortugno, Maria Grazia Laganà - Quest'anno avevamo previsto il ricordo di Franco con il Presidente della Repubblica, ma non è stato possibile». Fisicamente assente, Sergio Mattarella, ma presente attraverso un messaggio letto nella Chiesa di Santa Caterina a Locri, dove si è svolta la celebrazione religiosa. «Questo giorno di memoria - ha scritto il Capo dello Stato nel suo messaggio - può contribuire a dare forza alla Calabria e all'Italia onesta che vuole liberarsi dalla sopraffazione criminale ed è consapevole che solo nella legalità è possibile uno sviluppo delle comunità e dei territori».

«Questo mese di ottobre - ha detto Maria Grazia Laganà - è particolarmente nefasto per la Calabria, oggi la Regione è priva anche della sua presidente». A Locri, presente anche il presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini: «Sono qui perché è così che avrebbe voluto la presidente Santelli, quello che voleva anche lei era una Calabria libera dalla criminalità». «Jole Santelli - ha aggiunto Tallini - era un governatore con le mani libere, l'unica strada per un riscatto vero della Calabria è quello che aveva intrapreso».

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A Locri presenti anche il Prefetto di Reggio Calabria, Massimo Mariani, il sindaco della città, Giovanni Calabrese, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, il vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria, Nicola Irto.

«È importante che le istituzioni celebrino il sacrificio di Franco Fortugno, affinché venga ricordato soprattutto dalle nuove generazioni. Fortugno è un simbolo per la Calabria e per la Locride, per la politica e per i giovani», ha affermato Irto. «Chi si impegna in questo territorio a livello politico deve avere degli esempi da seguire, Franco Fortugno è uno di quelli», ha dichiarato Falcomatà, che sulla scomparsa della presidente Santelli ha detto: «Siamo nel più profondo sconcerto, non trovo altre parole. Adesso è il momento del silenzio e del rispetto», ha concluso il primo cittadino di Reggio Calabria.

Rispettato un minuto di silenzio nel piazzale antistante il Comune di Locri, per commemorare la scomparsa della presidente: «Jole Santelli amava profondamente la sua Terra, la Calabria - ha affermato il sindaco di Locri, Giovanni Calabrese - era un'amica della Locride, qui si sentiva a casa».

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