I DATI DEFINITIVI. Falcomatà e Minicuci sotto le loro liste. Exploit Marcianò-Pazzano. Crollo Pd, la Lega non brilla. Davi sopra il 3%

scrutinio reggioE' ufficialmente ballottaggio tra Giuseppe Falcomatà e Antonino Minicuci a Reggio Calabria. Le operazioni di scrutinio delle 218 sezioni sono (finalmente) terminate dopo una attesa durata più del previsto e vedono un testa a testa tra il candidato del centrosinistra e quello del centrodestra, con il sindaco uscente avanti di circa 3,5 punti.

Falcomatà ha ottenuto 35.109 preferenze, corrispondente al 37,17% dei votanti; oltre 2900 voti in meno delle sue liste che registrano complessivamente 38.039. Alle elezioni del 2014, l'attuale sindaco uscente ottenne 58.171 voti. Ciò significa che il sindaco, 6 anni dopo, perde oltre 23mila voti.

A guidare la coalizione di centrosinistra è il Partito democratico con il 10,53%. Anche i dem registrano un vistoso calo nei consensi, passando dai 15.302 voti del 2014 ai 9.658 di questa tornata elettorale. Impietoso anche il confronto con le recenti Regionali, quando il Pd incassò 16.009 preferenze.

Seguono, più distanziate, le nuove liste civiche S'Intesi (5,09) e Innamorarsi Reggio (4,47). I partiti Articolo Uno e Italia Viva ricevono, rispettivamente, il 4,17% e il 3,77% dei consensi. Oltre il 3% anche La Svolta (3,44) e Reset (3,46). Le liste civiche del sindaco, già presenti alle scorse comunali a sostegno di Falcomatà, hanno più che dimezzato il proprio apporto alla causa del centrosinistra. Il Partito socialista italiano si ferma invece al 2,89%. In coda, Primavera democratica (2,53%), Patto per il cambiamento (0,65%) e Partito del Sud Meridionalisti Progressisti-Reggio Bene Comune (0,48%).

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Per Minicuci, 31.820 voti (33,69%), più di 5.400 in meno delle sue liste che ottengono, complessivamente, 36.776 preferenze. Forza Italia migliora leggermente la sua prestazione alle urne, rispetto al 2014 e anche alle Regionali (per quanto concerne il voto in città), diventando il primo partito a Reggio con 10.007 voti (11,10%). Il partito di Berlusconi elegge in consiglio comunale il candidato più votato in assoluto: il coordinatore di Forza Italia Giovani, Federico Milia, scelto da 1675 elettori.

Inseguono gli alleati della coalizione di centrodestra: Fratelli d'Italia, con 7.107 preferenze (7,75%), e la Lega che si ferma al 4,69% (4.299 voti), tallonata dalla lista "Cambiamo", legata al governatore ligure Toti, che raggiunge il 4,39%.

Il partito di Salvini non brilla particolarmente al suo esordio alle Comunali di Reggio Calabria. Alle scorse Regionali di gennaio 2020, il partito di Salvini in città aveva infatti raccolto 5.852 voti. I meloniani giocano un'altra partita rispetto al 2014 (0,98%), ma cedono agli azzurri il primato nel centrodestra in riva allo Stretto che avevano ricavato alle scorse Regionali, quando FdI superò abbondantemente i 10mila voti.

Niente fuochi d'artificio per la lista di diretta emanazione del candidato, 'Minicuci Sindaco', che non va oltre il 3,39%.

Seguono Reggio Attiva (3,25) e Ogni Giorno Reggio Calabria (2,77), liste civiche nate da Forza Italia, AmaReggio (1,95), Meda (0,78), Nuova Italia Unita (0,56).

Chi ottiene decisamente più voti delle sue liste è Angela Marciano, con 13.165 preferenze, pari a un personalissimo 13,94%. L'ex assessore ha impostato volutamente la sua campagna elettorale sul voto disgiunto per cercare di recuperare il gap con gli altri due schieramenti, forti di un numero consistente di liste in campo. Solo 'Per Reggio Città Metropolitana' raggiunge, infatti, il 3,27%. Abbondantemente sotto la soglia le 'civiche' Identità Reggina (1,60) e In Marcia (0,85), e anche la Fiamma Tricolore (0,79%). In totale, le quattro liste incassano meno della metà dei consensi del proprio candidato a sindaco, ovvero 6.031 preferenze.

Buona affermazione per Saverio Pazzano, all'esordio nella competizione elettorale, con il 6,38% (6.031 voti). Le sue liste ottengono, complessivamente, 4.512 preferenze. In particolare, 'La Strada' registra un 4,37%. Molto meno incisiva la seconda lista della coalizione, 'Riabitare Reggio', che si ferma allo 0,55%.

Dietro di lui, l'outsider Klaus Davi con 4.417, pari al 4,68%, e la lista 'Klaus Davi per Reggio' che raggiunge il 3,02% (2.772 preferenze). Una prova positiva per il massmediologo, in campo con un'unica lista e 25 candidati al Consiglio comunale.

Niente da fare per il Movimento 5 Stelle, guidato da Fabio Foti (2,40%), che non va oltre il 2,05% nella sua corsa solitaria. Numericamente, un risultato molto simile a quello ottenuto nel 2014, nonostante oggi i pentastellati siano forza di governo.

In coda, i candidati a sindaco Maria Laura Tortorella (0,80) con Patto Civico, Fabio Putortì (0,65) con MITI Unione del Sud e Pino Siclari (0,29) del Partito Comunista dei Lavoratori.

Per le elezioni comunali, a Reggio Calabria ha votato il 66,86% degli aventi diritto, 98.331 elettori su 147.063. Le schede considerate nulle sono 3.278. Schede bianche 567. Trenta invece le schede contestate.

Consiglio comunale. Rispetto al dato parziale delle scorse ore si registrano alcune novità. La lista Klaus Davi supera la soglia del 3% e, quindi, il massmediologo dovrebbe entrare in Consiglio comunale. I due testa a testa nelle liste del Psi e della Lega vengono vinti, rispettivamente, da Irene Calabrò (702) ed Emiliano Imbalzano (549), a discapito dei colleghi Nino Zimbalatti (700) e Pino D'Ascoli (490).

w.a.