Forza Italia con gli effetti speciali per Minicuci. Santelli: "A Reggio il più grande acquario del Mediterraneo". L'ex ministro Gelmini: "Crediamo nel Ponte sullo Stretto"

gelmini reggiodi Walter Alberio - Un tappeto blu srotolato al centro della piazza fino ai piedi del palco, dove un paio di ragazzini sventolano le bandiere di partito. E, ancora, palloncini in mezzo a una platea in parte riservata, filmati emozionali, uno schermo e un impianto audio-video all'altezza di una presentazione in grande stile per 32 candidati, introdotti dal riff di una canzone dei Coldplay. C'è tanto e un po' di tutto nella piazza Castello di Reggio Calabria colorata da Forza Italia nella serata di ieri. Così "tanto" da rischiare di 'oscurare', in qualche modo, il candidato sindaco della coalizione, voluto dalla Lega, Antonino Minicuci, attorniato da tutto il 'grosso' del partito di Berlusconi in Calabria: dai consiglieri regionali Arruzzolo, Sainato e Giannetta alla presidente della Regione, Jole Santelli; per poi passare ai parlamentari Francesco Cannizzaro, Marco Siclari, Roberto Occhiuto e Maria Tripodi. A guidare il folto gruppo di forzisti, la capogruppo alla Camera, Maria Stella Gelmini.

Tutti insieme per 'abbracciare' l'ex segretario della Provincia e spingerlo più in alto possibile nella corsa a Palazzo San Giorgio. Il messaggio vuole essere questo: il centrodestra è unito e gli attriti con la Lega sono ormai un ricordo. Non a caso, forse, nelle prime file, uno accanto all'altro, siedono il consigliere regionale leghista Tilde Minasi e Lucio Dattola, l'unico tra i consiglieri comunali forzisti uscenti a 'rispettare' quel proposito di non ricandidarsi con Minicuci candidato sindaco.

Tutto pare superato, insomma. "Con Minicuci spazzeremo via Falcomatà e il Partito Democratico", dice il deputato Cannizzaro, che mette subito nel mirino il sindaco uscente e le sue "autorizzazioni agli amici degli amici". Il riferimento è al caso Miramare, che vede Falcomata e gran parte della prima giunta rinviata a giudizio per abuso d'ufficio. "Con i beni della nostra città Falcomatà ha un feeling particolare. Tra le tante bugie dette dal sindaco - aggiunge Cannizzaro - c'è quella della riapertura del Miramare. Lo ha aperto... ma per pochi amici e alle associazioni dei suoi amici". Per il deputato, la vicenda fa emergere il "vittimismo" di un centrosinistra che "parla di giustizia ad orologeria", quando viene colpito dalle indagini, e poi è "giustizialista" con gli avversari politici.

Cannizzaro rivendica inoltre il salvataggio dell'Hospice, mentre "altri si limitavano ad esprimere solidarietà", e stuzzica il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, negli scorsi giorni a Reggio per sostenere la rielezione di Falcomatà: "Non sa chi sono i veri leoni di Reggio".

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Dopo Occhiuto, è la volta dell'ex ministro Gelmini, che ha parole di biasimo per il Governo nazionale ("Si è dimenticato del Sud") e altre di elogio per la governatrice calabrese, espressione di Forza Italia: "Qui a Reggio vogliamo replicare lo stesso successo di Jole Santelli. In questi mesi, dicendo parole chiare, è stata un faro - dice Gelmini - nella lotta all'immigrazione clandestina. Ho apprezzato anche il piglio avuto nella gestione dell'emergenza Covid". In riva allo Stretto, la capogruppo di FI alla Camera punta tutto sull'esperienza nelle amministrazioni pubbliche del tecnico Minicuci: "Si è fatto apprezzare ovunque abbia lavorato. In politica serve una classe dirigente preparata che conosca i problemi per poterli risolvere. Abbiamo scelto una persona capace che sa come risanare i conti".

Non manca il tormentone Ponte sullo Stretto, riportato insistentemente nel dibattito politico negli ultimi mesi: "Crediamo nel sogno di Berlusconi: il ponte sullo Stretto, che può segnare - spiega Gelmini - una rinascita per la città e per tutto il Mezzogiorno. Vogliamo realizzarlo come è stato fatto con il ponte di Genova".

L'asse con il capoluogo ligure, tanto caro a Matteo Salvini, prosegue nell'intervento della governatrice Santelli, quando dichiara di voler realizzare con i fondi europei a Reggio "il più grande acquario del Mediterraneo".

Il tema dell'emergenza spazzatura continua a tenere banco anche nella città di Reggio Calabria. Una questione che, soprattutto negli ultimi mesi, ha acceso lo scontro tra il primo cittadino uscente e la governatrice: "Ricevevo tre attacchi al giorno da Falcomatà, probabilmente in cerca di visibilità. Sui rifiuti abbiamo passato una estate difficile perché - sostiene Santelli - questo centrodestra ha detto basta alla speculazione e alla emergenza continua".

Conclusioni affidate al candidato sindaco della coalizione, che tra le priorità indica il passaggio delle deleghe dalla Regione alla Città metropolitana: "In questo momento ha meno funzioni della vecchia Provincia", commenta il tecnico. Alla Santelli, Minicuci chiede anche un finanziamento regionale per mettere mano alle "strade colabrodo della città".

Secondo l'aspirante sindaco, poi, è necessario "modificare il criterio della spesa storica", affinché "una città come Reggio Calabria, che è pari a Modena o Reggio Emilia, abbia anche pari risorse e non sia sempre penalizzata. Dateci le risorse che ci toccano e faremo decollare la nostra terra", dice rivolgendosi agli esponenti politici nazionali presenti.

Il tecnico prestato alla politica chiede quindi ai reggini di voltare pagina, per iniziare una nuova partita: "Falcomatà vuole un secondo tempo, ma ha giocato in realtà 6 campionati ed è retrocesso. Io - promette Minicuci - sarò l'allenatore di una squadra di persone capaci".