Reggio, venerdì la “Passeggiata antiracket” promossa da “Libera”

"Libera" Coordinamento di Reggio Calabria, in collaborazione con il sig. Prefetto di Reggio Calabria dott. Massimo Mariani, il sig. Questore dott. Maurizio Vallone e con la presenza di tutte le altre forze dell'ordine ed invito alle principali istituzioni cittadine, hanno organizzato una manifestazione itinerante, in occasione della giornata del 18 ottobre che vedrà svolgersi anche l'importante convegno istituzionale "Racket 3 mafie a confronto", che si terrà nel pomeriggio, nella sede del Consiglio Regionale della Calabria, all'interno della prestigiosa Sala Calipari.
L'iniziativa, per la quale è prevista anche la partecipazione del Commissario Straordinario del Governo per Antiracket ed Antiusura, Prefetto Annapaola Porzio, prevede un percorso che intende raggiungere, per un breve saluto, la sede di alcune delle imprese aderenti alla rete di Libera "RLR - la libertà non ha pizzo" che si trovano nel centro storico della città
L'evento avrà inizio alle ore 11.00, partendo dalla Prefettura di Reggio Calabria, con la partecipazione di tutte le autorità intervenute e si concluderà alle ore 12.30, presso la Sanitaria Sant'Elia di Enza e Tiberio Bentivoglio, dove saranno consegnati quattro nuovi loghi della Campagna ad altrettante imprese che ne hanno fatto richiesta e sono risultate in possesso dei requisiti previsti dal regolamento.

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La Campagna di Libera, denominata "Reggio Libera Reggio", nasce poco meno di dieci anni or sono, su iniziativa di alcune imprese commerciali e cooperative che, svolgendo la loro attività a Reggio Calabria e provincia, ha dato vita ad una rete "pizzo free".

"L'idea è nata dall'ascolto delle testimonianze delle vittime del racket che, nonostante le molteplici difficoltà, hanno continuato ad esercitare con tenacia la loro attività.
Ad oggi 67 aziende aderiscono alla rete "RLR-la libertà non ha pizzo", divenuta frattanto una campagna regionale di Libera. Noi crediamo che siano molti di più gli imprenditori che resistono, difendendo la legalità, senza sottostare ai ricatti della 'ndrangheta.
L'adesione alla rete "La libertà non ha pizzo", anche semplicemente esercitando il consumo critico presso le aziende aderenti, ha un grande significato per i giovani e per tutti i cittadini, poiché testimonia che è possibile contrastare l'illegalità diffusa e condivisa ancora da troppi, sul nostro territorio".