Reggio, contestate le aggravanti mafiose all'ex consigliere comunale Manlio Flesca

flescamanliodi Claudio Cordova e Alessia Candito - Il pubblico ministero di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo, ha contestato le aggravanti mafiose previste dall'articolo 7 della legge 203/1991 all'ex consigliere comunale Manlio Flesca, alla sbarra per corruzione elettorale. La decisione di Lombardo è arrivata, poche ore fa, al cospetto del Gup di Reggio Calabria, dove, oltre a Flesca, c'è imputato anche Vincenzo Carmine Barbieri, fratello di quel Domenico Barbieri, imprenditore edile condannato in primo grado per mafia nel procedimento "Meta".

Nelle settimane antecedenti alle elezioni comunali del 2007, stravinte da Giuseppe Scopelliti su Eduardo Lamberto Castronuovo, Vincenzo Barbieri si sarebbe interessato, con Manlio Flesca, per l'assunzione, presso la società mista "Reges", della moglie, Vincenza Musarella. In quel tempo Flesca è un consigliere comunale uscente, essendo stato eletto nel 2002, nei ranghi di Alleanza Nazionale, ed è anche delegato del sindaco al settore manutenzione e lavori pubblici. "Era una persona che chiedeva sempre, voglio dire, forse per abitudine non lo so, sapendo anche i rapporti che io avevo con l'attuale... con il sindaco di allora, era venuto a chiedermi se potevo fare qualcosa per sua moglie" ha detto Flesca nell'interrogatorio reso, per difendersi, al cospetto del procuratore Giuseppe Pignatone e del pm Giuseppe Lombardo. "Richieste che un politico riceve giornalmente" ha tenuto a minimizzare. Per quelle richieste e per il successivo accoglimento delle sollecitazioni di Barbieri, con l'assunzione della signora Musarella, a partire dal giugno 2007, Flesca andrà però a giudizio, con l'accusa di corruzione elettorale, poi integrata anche con la contestazione dell'abuso d'ufficio. Nell'interrogatorio reso ai pm antimafia, Flesca ha inoltre specificato di non aver mai ricevuto nulla in cambio da Barbieri, nemmeno sottoforma di appoggio elettorale. Adesso, però, la Dda di Reggio Calabria, contesta all'ex consigliere fedelissimo di Scopelliti anche le aggravanti mafiose, vista la presunta appartenenza dei Barbieri alla 'ndrangheta di Villa San Giovanni.

Alla richiesta del pm Lombardo, gli avvocati difensori sono rimasti spiazzati, chiedendo un breve rinvio per valutare il da farsi. Non è escluso, peraltro, che se Flesca dovesse essere rinviato a giudizio, la sua posizione possa essere unificata al maxiprocesso "Meta", in corso in questi mesi all'interno dell'aula bunker.