Cuore amaranto. L’ex storico portiere amaranto Emanuele Belardi, ai microfoni di Radio Touring 104, si è soffermato sullo straordinario girone d’andata della Reggina in Serie B: “Squadra importante, allenatore idem. I presupposti c’erano tutti per fare bene. Sta all’allenatore ed alla società creare l’alchimia. Col Frosinone abbiamo preso un gol balordo, in una partita equilibratissima – ha poi analizzato sulle singole gare – A Como c’è stata una vittoria sporca, come quella del 2002: così si vincono i campionati”.
Poi sull’alternanza tra Colombi e Ravaglia: “Preferirei ci fosse sempre un primo ed un secondo, la gerarchia è importante. L’anno scorso si era creata una situazione anomala, ma sia Turati che Micai fecero bene. Non ho visto papere quest’anno, bensì errori di valutazione”.
Belardi si è espresso sulle futuribili mosse sul mercato invernale: “La squadra sta facendo molto bene. Bisogna fare valutazioni sugli infortunati, e capire come stanno Galabinov, Obi e Santander. Poi magari un terzino. Il portiere? Nella mia carriera mi è capitato di essere in discussione, non è bello. Se si deve cambiare, è per migliorare. Speriamo di intervenire poco ma bene, per sperare di tornare in Serie A”.
Una battuta sul ritorno suo, oltre che di Cirillo e Aronica, alla Reggina nel 2015: “Quello è stato un atto di riconoscenza a chi ti ha dato. A me, a Bruno ma anche a Salvatore, la Reggina ha dato tanto. Non tutti lo fanno, magari perdendoci anche dei soldi. Una cosa fatta con il cuore, poi ho smesso: finire il 30 maggio con una salvezza a Messina, è stata la ciliegina sulla torta della mia carriera”.
Infine Belardi si è così espresso sulle chance di promozione in Serie A: “Ci credo. Vedo determinate cose fatte bene. Bisogna essere bravi in queste due partite”.