di Paolo Ficara – Dalle parole ai fatti. La Reggina continua ad onorare il campionato di Serie B, pur essendo consapevole di essere tagliata fuori matematicamente da ogni traguardo diverso dalla salvezza. Gli amaranto impongono lo 0-0 al “Moccagatta” contro un Alessandria alla ricerca di preziosi punti per mantenere la categoria, dopo averne però trovati tre all’andata esagerando nell’infliggere un pesante passivo ai calabresi apparsi spaesati, la sera dell’esonero di Aglietti. Le intenzioni di Menez e compagni si notano già dal primo minuto.
LE SCELTE
Tatticamente non mancano mai le sorprese da parte di Roberto Stellone, che si mette con un 3-4-3 praticamente identico a quello dell’avversario, accettando l’uno contro uno in ogni zona di campo. Con Amione e Bianchi squalificati, più Hetemaj ceduto all’Hjk Helsinki, dietro trovano posto Adjapong e Stavropoulos. In mezzo al campo c’è Ejjaki, mentre in avanti Menez completa il tridente con i “Calipso Boys” Folorunsho e Rivas: i tre si scambieranno spesso la posizione. Un nervoso Moreno Longo sceglie il tridente pesante con Corazza e Palombi ai lati di Marconi.
LEGNI E LEGNOSI
Il peso del risultato è tutto sull’Alessandria. La Reggina ne approfitta per distendersi in ampiezza e fa la partita. Padroni di casa legnosi, ne fa le spese Folorunsho cui non vengono chiamati due falli a favore: l’italo-nigeriano inzucca di poco a lato una rarità, cioè un cross di Giraudo da destra. Ai punti sono più pericolosi i grigi: traversa con Di Gennaro sugli sviluppi di un angolo, palo di Pierozzi in avvitamento dopo punizione di Milanese.
MUNIZIONI BAGNATE
La Reggina prosegue a sviluppare gioco sulle fasce, specie a destra da dove partono due palloni interessanti in direzione Menez: il primo non viene sfruttato dal francese, il secondo trova una provvidenziale deviazione di Parodi quando il numero 7 era solo in mezzo e pronto a battere di prima intenzione. Gli allenatori intervengono con i cambi, Stellone rinfresca la terza linea con Cortinovis e Bellomo. Longo azzecca la mossa Corazza punta centrale: ad un quarto d’ora dalla fine, da un pallone recuperato dal Joker, l’Alessandria riparte a sinistra ma Lunetta coglie il terzo palo del match con un mancino dei suoi.
NON SI REGALA NIENTE
I piemontesi finiscono praticamente in dieci, dato che il subentrato Kolaj si stira quando Longo ha appena effettuato il quinto ed ultimo cambio. Gli amaranto fanno la propria partita fino all’ultimo, quando Ejjaki verticalizza bene verso Tumminello che manda a lato a tu per tu con Pisseri. Oltre a non regalare nulla ad un avversario in lotta per evitare i playout, la Reggina ha provato fino al termine a cogliere la vittoria. Il punticino “dimezza” l’amarezza per la penalizzazione comminata martedì scorso. Due turni al termine della regular season, sabato 30 aprile ultima gara interna al “Granillo” contro l’altrettanto tranquillo Como.
ALESSANDRIA – REGGINA 0-0
ALESSANDRIA (3-4-3): Pisseri; Prestia, Di Gennaro, Parodi (82′ Coccolo); Pierozzi (69′ Kolaj), Ba (60′ Casarini), Milanese, Lunetta; Corazza, Marconi (69′ Mustacchio), Palombi (60′ Fabbrini). A disposizione: Cerofolini, Chiarello, Gori, Benedetti, Barillà, Mantovani. Allenatore: Longo.
REGGINA (3-4-3): Micai; Adjapong, Cionek, Stavropoulos; Giraudo (85′ Loiacono), Ejjaki, Crisetig, Kupisz; Folorunsho (64′ Cortinovis), Menez (70′ Bellomo), Rivas (85′ Tumminello). A disposizione: Turati, Franco, Paura, Galabinov, Montalto, Denis. Allenatore: Stellone.
Arbitro: Gariglio di Pinerolo
Ammoniti: Folorunsho, Ejjaki, Ba, Kupisz