“Quattro anni fa vi avevamo proposto a cambiare un destino che troppi consideravano segnato. Insieme abbiamo iniziato a scrivere una storia nuova, ci siamo rimboccati le maniche noi e voi e dimostrato una cosa che dico spesso, un declino non è mai un destino ma una scelta. E se decidi di invertire questa scelta potresti avere soddisfazioni. Sono quelle che ci siamo presi in questi anni e ce ne prenderemo di più nei prossimi cinque anni con Roberto Occhiuto”.
Così la premier Giorgia Meloni ha concluso, ieri sera, il comizio di tutti i leader del centrodestra a sostegno della candidatura di Roberto Occhiuto.
“Sono felice di annunciare che abbiamo avviato l’iter per l’uscita della Calabria dalla gestione commissariale della sanità perché se lo merita” ha poi detto la presidente del Consiglio, soffermandosi brevemente sui temi della sanità. “Vedere Elly Schlein che fa la campagna elettorale in Calabria girando per gli ospedali a certificare i fallimenti dei governi regionali di sinistra che noi stiamo cercando di recuperare fa sorridere, ma vedere che lo faccia Giuseppe Conte che aveva nominato commissari (alla sanità, ndr) imbarazzanti, che hanno fatto vergognare l’Italia intera, è quasi offensivo”.
Sulla proposta del campo largo per un “reddito di dignità” da istituire in Calabria, Meloni ha commentato: “Questa terra non chiede di essere mantenuta dalla politica ma di essere messa in condizione di competere ad armi pari per dimostrare il suo valore. Ma tanto non la capiscono la lezione, hanno candidato il padre reddito di cittadinanza. E ora arriverà il reddito di regionalanza? Loro vi vedono così, come persone che non sanno o non vogliono mettersi in gioco, noi vi vediamo come un popolo fiero che non vuole dipendere dai partiti e non si fa prendere in giro ma chiede rispetto e risposte dalla politica”.
Nessun passo indietro sul Ponte sullo Stretto. “Sono totalmente d’accordo con il ministro delle Infrastrutture Salvini, non ci sto al racconto di un’Italia che viene da una civiltà che duemila anni fa costruiva ponti che stanno ancora in piedi, e oggi non li può fare perché c’è la criminalità. Ma se c’è la criminalità combatti la criminalità, non è che non fai l’infrastruttura. Non è che ci vuole un genio….. Io sono fiera che il primo atto del governo sia stata la difesa del 41 bis nel nostro ordinamento, carcere duro”.