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Reggina, forse era Trocini ad essere… Distratto. Battere l’Igea Virtus per raddrizzare la barca

di Paolo Ficara – Check point. In molti attribuiscono al gol di Rigoni a Novara, l’inizio della fine per la Reggina Calcio. In realtà c’è qualche passaggio antecedente, rispetto al playoff del 2011 per andare in Serie A. Esattamente 16 anni fa, il 27 ottobre del 2009, Ivo Iaconi faceva l’esordio sulla panchina amaranto. Subentrando a Walter Novellino, alla guida di una squadra favorita dai pronostici per l’immediato ritorno in Serie A.

Quella Reggina di Iaconi era in vantaggio 1-2 a Lecce, in una gara spartiacque. In caso di successo, magari ci saremmo rilanciati dopo esserci collocati in zona retrocessione nelle prime dieci giornate. Barillà lo sa, faceva parte di quella squadra, anche se quella sera non era nemmeno in panchina. Ma nel finale entra Sergio Volpi e lui ed il portiere Mario Cassano iniziano a passarsi il pallone a distanza. Quel Cassano poi finito nel tritacarne del calcioscommesse, che prenderà due gol da Baclet, di cui almeno uno da distanza siderale. Per un 3-2 che rilancerà i salentini, poi finiti in testa. E farà scivolare la Reggina verso l’anonimato.

Non ve la facciamo troppo lunga. Se ieri la Reggina non avesse reagito con una vittoria, considerando il cambio di allenatore, ci saremmo dovuti preparare alla Serie D stagione 2026/27. Nella migliore delle ipotesi.

Quel poco che ha toccato, Alfio Torrisi lo ha migliorato. A partire dal terzino sinistro. Francesco Distratto era sparito dai radar fin dal primo turno di campionato. Titolare a Favara, poi zero minuti in campionato. Manco avesse fatto due autogol. Non era semplice farsi trovare pronto, dopo un mese e mezzo a scaldare panchina e tribuna.

Il 2007 è risultato il migliore in campo a San Cataldo, proprio perché appare maturo mentalmente. Le scelte sono sempre azzeccate. Sa quando inserirsi, sa quando tentare l’uno contro uno, sa quando stringere verso l’interno, sa anche quando calciare lungo per evitare guai peggiori. Forse era Trocini ad essere… Distratto al punto da lasciarlo sempre fuori. Costringendo prima Gatto a giocare fuori ruolo, per poi rivolgersi a Fomete. E concludere con Porcino terzino contro la Vigor.

Mettere mano ad uno dei tanti errori della precedente gestione, richiederà più tempo. Ci riferiamo alla preparazione atletica. Al primo anno, quello della Fenice per intenderci, Trocini aveva raccolto un manipolo di svincolati a settembre e quindi senza un ritiro estivo. L’anno successivo, è stato Rosario Pergolizzi a curare la preparazione: ed infatti la squadra ha corso fino all’ultimo, playoff compresi. Quest’estate toccava finalmente al tecnico cosentino, ma forse si è dimenticato come si fa. Allo staff di Torrisi il compito di rimediare a tale carenza basilare.

Il focus è su Distratto perché era l’unica scelta non scontata, tra quelle operate da Torrisi contro la Sancataldese. Infatti non è che ci potevamo aspettare un portiere diverso o un centravanti diverso. Ma Boschi e Montalto, al pari dei compagni, hanno messo carattere. E sono risultati decisivi.

Avevamo messo in preventivo la panchina per Nino Barillà. Pezzo di storia della Reggina, concittadino e cresciuto nel settore giovanile, merita tutto il rispetto possibile. Motivo per cui scomodiamo il più importante dei paragoni. Gianluigi Buffon, tra i portieri più forti nella storia del calcio mondiale, si era messo in testa di dover riportare il Parma in Serie A. La squadra che lo ha allevato, facendolo esordire in Serie A. Primo tentativo: fallito. Secondo tentativo: pure. Buffon si ritira, ed il Parma torna in Serie A. Quando i compagni ti ascoltano e ti seguono per via del tuo carisma, poi bisogna trascinarli anche in campo.

La vittoria griffata Montalto non deve far dimenticare che in tanti si sono defilati da qualsiasi responsabilità, in questa prima parte di stagione. Ribadiamo: non intervenire in chiave dirigenziale, sarebbe deleterio. C’è un vecchio barbagianni che si aggira in città, per indottrinare i tifosi circa l’eventualità che la Reggina a giugno torni in mano ai reggini. Quali reggini? Quelli che sono già in combutta con suo figlio? Ma soprattutto, Ballarino lo sa?

Domenica arriva, strano a dirsi, la capolista Igea Virtus al “Granillo”. Risultati frutto dell’immenso lavoro del direttore Agatino Chiavaro, ex difensore della Reggina Primavera. E consulente di mercato per la Reggina, nella prima parte della scorsa stagione. Sarà una battaglia. Per la Reggina, la grande occasione di raddrizzare la barca. Riposizionando la prua verso la parte (e la posizione) giusta della classifica.

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