Arci Calabria si occuperà di dare una nuova vita alla struttura di via Scopelliti. Dopo la procedura passata tramite manifestazione di interesse, l’Amministrazione comunale ha assegnato l’immobile all’associazione del presidente Giuseppe Apostoliti che si farà carico della riqualificazione dei locali, che attualmente versano in stato di abbandono, per renderli nuovamente fruibili. A spiegare i dettagli dell’accordo che ha come obiettivo la restituzione di un bene pubblico alla comunità è stato il sindaco Nicola Fiorita nell’ambito di un incontro che si è svolta stamattina nella stessa struttura di rione De Filippis.
“Un evento atteso da molto tempo: il percorso è iniziato agli albori del nostro mandato – ha esordito il primo cittadino –. Ci sono stati intoppi burocratici, ormai superati, e con l’odierna consegna ufficiale delle chiavi ai nuovi gestori della struttura inizia un nuovo percorso. Il nostro sforzo è stato quello di rimettere a disposizione della cittadinanza spazi di aggregazione come già è stato fatto nei quartieri Pontepiccolo, Gagliano, Corvo, e in centro con la struttura di Via Fontana Vecchia. Di contro, ad Arci spetta il compito di rimetterla in piedi sfruttando le buone potenzialità dell’edificio che però necessita di importanti interventi di ristrutturazione. Saremo felici quando torneremo qui per la riapertura ufficiale”.
La struttura di via Scopelliti che è passata ufficialmente nelle mani di Arci Calabria sarà trasformata in uno spazio accogliente e a misura di un pubblico eterogeneo. Prima però servirà un sforzo collettivo per fronteggiare l’ingente spesa dei lavori di riqualificazione dell’edificio, le cui condizioni strutturali sono state aggrevate anche da ripetuti atti vandalici, come ha spiegato lo stesso Apostoliti: “Il primo step sarà la bonifica esterna, la pulizia e la ristrutturazione dell’area esterna cercando di recuperare le parti in legno corrose dal tempo e dagli agenti atmosferici. All’interno i segni degli atti vandalici sono evidenti e quindi servirà una notevole opera di rifacimento. Cercheremo di essere tempestivi e per accorciare i tempi sarà determinante l’aiuto di tutti. Tra qualche giorno sarà infatti avviata una campagna di raccolta fondi a cui chiunque potrà partecipare con una donazione”.
Il crowdfunding sarà attivo sulla piattaforma Produzioni dal basso e l’accesso passerà dai canali ufficiali di Arci Calabria.
Soffermandosi sul ruolo che i centri di aggregazione sociale svolgono sul territorio Fiorita ha riportato il bisogno che la collettività sta esprimendo per ottenere sempre maggiori spazi di aggregazione “La città ripensando al presente e al futuro, dopo il Covid, dimostra di voler costituire nuove opportunità di incontro e partecipazione. Abbiamo intercettato una forte richiesta che proviene dal basso che non abbiamo ignorato”.
Tra le esperienze cittadine più attive c’è il Centro di aggregazione Vinicio Caliò che da un anno è gestito da Arci Catanzaro dove si svolgono numerose attività di vario genere con oltre 450 iscritti. Un modello che servirà da esempio anche per la proposta con cui si punta a far diventare attrattiva anche la struttura di via Scopelliti. Ad esempio la facilitazione digitale sarà una delle offerte su cui si punterà in un più ampio e ambizioso progetto.
Ogni centro di aggregazione sociale ha la sua storia. Alcune sono pensati per i giovani altre sono progettati su misura per gli anziani oppure per accogliere un pubblico trasversale. A stabilire l’identità che potrà assumere questo centro di rione De Filippis sarà la commistione tra l’eredità che raccoglie dal passato e la costruzione di un’offerta innovativa e al passo con i tempi.
Non senza sottovalutare il significato attribuito a questo spazio da chi abita il quartiere come è emerso dalle parole del Presidente del Consiglio, Gianmichele Bosco: “Sono legato alle sorti di questo centro perché sono cresciuto in questo quartiere. Porta il nome di un mio caro amico d’infanzia, Rosario Fasano, che ha dato tanto per la città. Servirà il contributo di tutti affinché questo posto torni fruibile e vivo”.
Infine i ringraziamenti da parte di Arci sono stati rivolti agli ingegneri Raffaele Mancuso e Franco Renda che si sono occupati dell’aspetto progettuale per i lavori da eseguire.