“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Elezioni politiche, Renzi e il “polo del buon senso”: domani l’incontro con Calenda per suggellare l’alleanza

“Se si fa l’accordo bisogna capire qual è la prospettiva: le candidature e le liste sono le cose più facili. La domanda è vogliamo fare un polo del buon senso? Sono ottimista e prudente. Penso che domani dobbiamo vederci e decidiamo se si o no”. Lo afferma il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, sul sito de “La Stampa”, intervistato dal direttore Massimo Giannini. “Sono pronto a fare un passo indietro sulla leadership ma prima accordo e poi i nomi, che sono conseguenza delle cose”.

“Letta è il miglior amico di Giorgia Letta” ha affermato il senatore. Renzi e Calenda uniti per aver fregato Letta? “La verità – risponde – è che Letta si frega da solo…”, ha detto Renzi, lanciando un’altra stoccata al suo ex partito: “Il Pd non è il mio avversario, è il mio principale rimpianto. Quel 40% l’ho speso per fare le riforme vere, ma avrei potuto andare alle elezioni e le avrei vinte. Il problema è che poi la sinistra interna mi ha fatto la guerra. Ma il mio rimpianto è che il Pd insegua Di Maio”.

“Se vince la destra – ha aggiunto l’ex premier – è in pericolo il portafoglio e il debito. Non è un pericolo per la democrazia o per la Costituzione. La riforma delle istituzioni va fatta: c’è la necessità dell’elezione diretta ma non del Presidente della Repubblica ma del premier”.

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