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Mancuso: “Non dimenticare quanti vennero uccisi nelle foibe”

“Il Giorno del Ricordo rimane una data fondamentale per commemorare quanti vennero uccise nelle foibe, tutte le vittime di quel massacro e di quell’esodo forzato, ma anche per stimolare una profonda riflessione sulle ideologie totalitarie che portano a conseguenze estreme per l’essere umano.

Non bisogna dimenticare – come ha più volte sottolineato il presidente Mattarella – il dolore  inflitto agli italiani di Istria, Dalmazia, Venezia Giulia sotto l’occupazione dei comunisti jugoslavi nella drammatica fase storica legata alla seconda guerra mondiale e agli avvenimenti a essa successivi.

La solennità civile nazionale istituita nel 2004 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe è di enorme importanza.

Determinate pagine di storia macchiate dal sangue di tanti innocenti  devono restare sempre impresse nella nostra mente e divulgate soprattutto nelle scuole di ogni ordine e grado, affinché la nuova generazione conosca ed approfondisca la tragedia vissuta dalle vittime delle foibe.

La legge sul ‘Giorno del Ricordo’ ha avuto il merito di eliminare l’indifferenza che è calata per lungo tempo sulle violenze perpetrate sulle popolazioni italiane dalla repressione comunista.

Le idee propositive per costruire un futuro scevro da odi etnici e gratuita brutalità oppressiva vanno coltivate attraverso il mirato e fondamentale apporto delle Istituzioni e delle scuole.

Solo un continuo lavoro di sensibilizzazione contro ogni genere di violenza sulle persone è in grado di costruire una entità comune di crescita libera da odio e pregiudizi razziali. Il tutto all’insegna del rispetto di ciascun individuo e della pace tra i popoli”. Lo afferma in una nota il presidente del Consiglio Regionale della Calabria, Filippo Mancuso.

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