“Dopo mesi di silenzio del Ministero della Difesa su un tavolo di confronto con i sindacati militari, ora capiamo il perché si sia palesato solo per le cerimonie istituzionali: il Governo non ha alcun interesse a tutelare le divise e la manovra in approvazione lo dimostra chiaramente”. Così Antonio Nicolosi, segretario generale di Unarma, commentando la legge di bilancio in approvazione al Senato.
“Nonostante il comparto difesa e sicurezza sia sotto organico non sono state stanziate nella manovra le risorse per i rinnovi contrattuali 2022-2024, tuttavia si fa riferimento all’aumento dell’organico degli Ufficiali: come dovremmo realizzarle, se non possiamo sbloccare le assunzioni e gli scatti di carriera visto che non ci sono fondi per i contratti? Oltre al danno anche la beffa, così com’è una presa in giro la proposta di slittamento della cassa previdenziale militare” – prosegue Nicolosi.
“L’indennità, corrisposta solo al momento della cessazione dal servizio, potrà essere erogata fino ad un massimo di 24 mesi dalla quiescenza. Da diritto, l’indennità diventa un’attesa infinita in un momento di grande difficoltà economica per le famiglie. Napoleone, prima di ritirarsi a Sant’Elena, già soleva dire ai suoi Ufficiali: ‘La truppa si lamenta, aumentate il soldo ai generali!’. A distanza di secoli possiamo ancora dire ironicamente che è vero quel detto è che gli appartenenti al mondo della difesa e sicurezza sono figli dell’opposizione”.