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Con “Medma non si piega” la storia di Peppe Valarioti conquista il pubblico del CineTeatro Metropolitano di Reggio Calabria

Un pubblico attento e partecipe ha accolto l’anteprima di “Medma non si piega” presso il Cine Teatro Metropolitano di Reggio Calabria. Il film documentario narra la storia di Peppe Valarioti, giovane insegnante, segretario del PCI di Rosarno e consigliere comunale, la cui intensa attività politica e l’impegno nella lotta contro la criminalità organizzata furono interrotti dall’omicidio mafioso l’11 giugno 1980 a Nicotera Marina. La pellicola è stata scritta e diretta da Gianluca Palma, in collaborazione con Giulia Zanfino e Mauro Nigro, ed è stata patrocinata e sostenuta dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria.

L’evento di apertura ha visto la presenza del Sindaco Metropolitano Giuseppe Falcomatà e del Procuratore Capo della DDA di Reggio Calabria, Giuseppe Borrelli.

Il Sindaco Falcomatà ha rivolto i complimenti all’intera produzione, sottolineando l’importanza di recuperare la figura di Valarioti come esempio di impegno civile, soprattutto per le nuove generazioni. «”Medma non si piega” è una produzione cinematografica di grande qualità storica che ha un merito fondamentale: non solo salvare dall’oblio una figura preminente come Peppe Valarioti, custodirne l’esempio a imperitura memoria e renderlo patrimonio collettivo. Ma ci offre l’ulteriore conferma che il contrasto alla ‘ndrangheta si fa non solo attraverso l’attività repressiva, che sosteniamo e per la quale ringraziamo l’autorità giudiziaria e le forze di polizia, ma anche e soprattutto attraverso un convinto impegno nelle istituzioni e nell’attività politica».

Il Sindaco ha proseguito evidenziando il valore etico del documentario:

«Questo contributo ci aiuta a comprendere meglio la questione meridionale e l’importanza di affermare quei diritti civili e sociali per i quali è ancora necessario combattere nella nostra terra. Come istituzioni, ci rifacciamo all’esempio di persone come Peppe Valarioti anche attraverso la tutela dei simboli di attivismo. Penso alla Casa del Popolo “Peppe Valarioti” di Rosarno, che per lungo tempo è stata a rischio vendita e che oggi è finalmente salva grazie all’impegno della comunità, continuando a rappresentare un presidio imprescindibile di cultura e socialità».

«Continuiamo ad agire per sostenere queste iniziative, e in generale tutte le forme di contrasto al malaffare e alla ‘ndrangheta, ad esempio – ha spiegato il sindaco – con il lavoro amministrativo che ha portato le nostre istituzioni cittadine a diventare un punto di riferimento nazionale nella gestione e restituzione alla collettività dei beni confiscati alla ‘ndrangheta». «Personalmente sono convinto sia importante e necessario continuare ad insistere – ha concluso Falcomatà – lavorando soprattutto sul fronte culturale, per il quale abbiamo ritenuto fosse fondamentale proiettare il docufilm nelle scuole: i ragazzi, anche attraverso un linguaggio più accessibile e immediato come quello cinematografico, possono recepire messaggi cruciali di legalità e cittadinanza attiva».

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