Sabato 23 Agosto ritorna la grande commedia all’Arena Alberto Neri e in un anniversario così importante quale è quello del quarantesimo di Catonateatro, non poteva mancare un vero e proprio beniamino del Festival: Enrico Guarneri. Per tante edizioni infatti l’attore catanese ha divertito il pubblico reggino con le sue mille maschere, sia nel registro comico che in quello drammatico, compresa quella del mitico Litterio Scalise. Sabato 23 sarà in scena a Catona con uno dei suoi cavalli di battaglia, “Il Paraninfo” di Luigi Capuana per la regia di Antonello Capodici. Siamo in Sicilia, all’inizio del secolo scorso, in un’amena località agricola ai piedi dell’Etna: l’ex maresciallo della Guardia di Finanza, Pasquale Minnedda, inganna l’ozio del pensionato attraverso l’hobby – invero assai bizzarro – d’accasare chiunque gli capiti a tiro. Sfida ardua di per sé, stante le rarissime occasioni d’incontro e le nulle attività sociali del siculo contado. Sfida ancor più ardua stavolta, trattandosi di maritare due ricchissime ma orripilanti zitellone: le terribili sorelle Matamè. E dire che gli aspiranti al talamo ci sarebbero pure: un pacioso ex professore di Lettere ed uno spiantato militare “del Nord”. Riuscirà il Nostro eroe a vincere una partita di siffatta complessione? La novella “Il Paraninfo” compare per la prima volta il 12 aprile 1903 sul “Fanfulla della Domenica”. La prima rappresentazione teatrale della commedia risale al 12 maggio del 1914, presso il “Teatro Mastrojeni“ di Messina. La messa in scena è affidata alla “Compagnia Comica del Cav. Angelo Musco” e in breve tempo, dai teatri della Sicilia, approda nei principali teatri italiani. Il “Paraninfo”, nella sua storia teatrale e cinematografica, è stato interpretato dai più grandi attori: Angelo Musco, ovviamente, e poi Michele Abruzzo al “Teatro Musco” di Catania nel 1961; Turi Ferro, ancora per il “Teatro Stabile di Catania” nel 1971; fino ad arrivare ai primi anni ’90, con il grande Enrico Guarneri, che lo affronta nella prima di una lunga serie di edizioni felici e fortunate, destinate a riempire ed esilarare le sale nazionali. La commedia è un capolavoro. Il protagonista (il piccolo Pasquale Minnedda, ora “eroe”, ora no) presto diviene molto più che un personaggio teatrale di successo: diventa un Mito. Pasquale Minnedda – con la sua goffaggine, la sua mediocre propensione all’ipocrisia, la sua piccolezza di sogni e di vedute, la sua istintiva inclinazione alla pigrizia ed al piagnisteo, ma anche con la sua istintiva umanità e bonomia – è, contemporaneamente, la parodia di una certa sicilianità sovrapposta a quella di una certa italianità. Gags e colpi di scena e di teatro. La drammaturgia perfetta. Senza un attimo di pausa e con “zeppe” da Commedia d’Arte, da riempire e variare a piacimento. C’è Brancati, dentro questo copione. C’è il ghigno geniale e sulfureo di Pirandello. C’è la “strada” di Martoglio.
Oggi c’è il talento assoluto di Enrico Guarneri. Il quale si accoda alla scuola inarrivabile dei Musco, dei Ferro, degli Spadaro per darci il suo contributo. “La Versione di Enrico”. Il classico di ieri che diventa il teatro di sempre. Si ride. Ci si indigna. Ci si commuove. E si ride ancora. E ancora e ancora.
Ultimo appuntamento di Catonateatro 40° è il Musical Kolossal West Side Story con le musiche di Leonard Bernstein e oltre 30 attori-performers in scena, orchestra dal vivo, scenografie incredibili e la regia del maestro indiscusso di questo genere in Italia, Massimo Romeo Piparo. Gran finale dunque con questo evento unico in esclusiva per la Calabria, Mercoledì 27 Agosto alle 21:15.
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40esimo anniversario Catona Teatro: domani la grande commedia all’Arena Alberto Neri
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