Un non più giovane capocomico, abbandonato dalla sua compagnia, animato dalla rabbia mette in scena una versione “scabrosissima” della tragedia di Sofocle. Questa la trama, o meglio, la reinterpretazione rivoluzionaria del mito di Edipus, un testo di Giovanni Testori che rappresenta un’attestazione d’amore del grande autore per il teatro e che sarà portata sul palcoscenico dal noto attore padovano Silvio Barbiero venerdì 3 novembre alle ore 21 al Cine Teatro Metropolitano.
Oltre ad essere una libera riscrittura dell’opera di Sofocle, Edipus è anche il terzo tassello (dopo “Ableto” e “Macbetto”) della Trilogia degli Scarrozzanti che Giovanni Testori scrisse tra il 1972 e il 1976 su misura di Franco Parenti.
Un omaggio al teatro e agli “attori girovaghi” insieme dissacrante, eversivo e incandescente, ma soprattutto un esercizio di libertà per pubblico e attori.
Edipus, infatti, non è un uomo travagliato dal dolore per l’uccisione del padre e l’incesto con la madre, bensì un uomo felice e un amante soddisfatto, in una rivisitazione animata da una crescente satira che si oppone radicalmente all’ordine costituito. Un testo che rappresenta la commistione di poesia e materia tipica di Testori di cui quest’anno ricorre il centenario.
Lo spettacolo fa parte della programmazione del Balenando in Burrasca Reading Festival – Umani Disumani, un’iniziativa realizzata dall’associazione Adexo con il sostegno del Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo Progetti Speciali 2023 Teatro e fa parte del palinsesto TESTORI 100 “Centenario Giovanni Testori”, un palinsesto nazionale di iniziative, in numerose città italiane, coordinate dall’Associazione Giovanni Testori.
Una celebrazione preceduta da un evento speciale “Alla periferia delle parole” il 2 novembre alle 18 presso la Libreria Nuova Ave Ubik dove si rifletterà sulla “poetica” di Giovanni Testori con l’attore Silvio Barbiero, la poeta Cinzia Messina e la scrittrice Katia Colica.