“Ecco che cosa ho pensato: affinché l'avvenimento più comune divenga un'avventura è necessario e sufficiente che ci si metta a raccontarlo” - Jean-Paul Sartre
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Al Cilea una masterclass di recitazione con la docente dell’INDA Auretta Sterrantino

Ultimi appuntamenti per il “Festival delle arti della Magna Grecia”, manifestazione prodotta e ideata dall’associazione culturale arte e spettacolo “Calabria dietro le quinte – APS”, in partenariato con il Comune di Reggio Calabria, il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, e con il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria e il sostegno della Regione Calabria – PAC 2014/2020 nell’ambito dell’avviso pubblico per la distribuzione teatrale 2020.

Venerdì 20 e sabato 21 maggio, nell’ambito delle iniziative formative del FAMAG, al foyer del teatro Cilea, si terrà una masterclass teatrale dal titolo “DRAŌ/DRAMA – Viaggio introduttivo nell’azione drammatica della tragedia antica” tenuta dalla drammaturga e docente Auretta Sterrantino in collaborazione con l’ADDA – Accademia d’Arte del Dramma Antico della Fondazione INDA di Siracusa.

La masterclass si concentrerà principalmente su quello che è ritenuto il concetto chiave del dramma antico dallo stesso Aristotele all’interno della sua Poetica: l’azione. Attraverso una lettura con approccio analitico di testi selezionati, si tenterà di ragionare sulla prassi tragica e sul delicatissimo passaggio dal testo alla messinscena. Nel corso dei due giorni ci si concentrerà, a partire dalla poetica dell’autore trattato, su valore e forza di parola e personaggi come strumenti per la rappresentazione dell’azione; si cercherà di superare il concetto di “tragedia statica”, distinguendo azione e avvenimento; si tenterà di comprendere come ciascun elemento della dinamica tragica sia finalizzato proprio allo sviluppo dell’azione. Si affronterà inoltre un lavoro sul coro tragico, tentando di cogliere la complessità di questo elemento all’interno dello sviluppo drammatico e in relazione con il pubblico. Il tema scelto è la paura, intesa in particolare come paura di qualcosa che proviene dall’esterno. La minaccia che incombe su un equilibrio portato all’estrema tensione prima della definitiva rottura è argomento di estrema attualità in un mondo che mai come oggi si divide tra dentro e fuori, polarizzando in questi due estremi pericolo e salvezza.

La docente Auretta Sterrantino, regista e drammaturga, è stata consulente scientifico (2009) per la fondazione INDA e tra il 2009 e 2013 consulente alla drammaturgia di diverse tragedie greche (Canti e Suoni dall’Orestiade, per Supplici di Eschilo, Baccanti di Euripide, Dèi Eroi e Poeti). All’Università di Messina ha tenuto lezioni sulla messinscena tragica e sulla traduzione dei tragici greci per il teatro. Nel 2008 ha insegnato nel primo nucleo dell’Accademia del Mediterraneo della Fondazione INDA, dove dal 2016 a oggi è docente Storia del Teatro e della Messinscena Tragica all’ADDA, Accademia d’Arte del Dramma Antico.

Come regista e drammaturgo ha firmato oltre 20 spettacoli, lavorando intanto anche come direttore artistico della compagnia indipendente QA-QuasiAnonimaProduzioni, fondata con Vincenzo Quadarella. Il suo lavoro viene portato in giro per l’Italia e sostenuto da NutrimentiTerrestri.

Nel 2016 e nel 2018 è stata regista residente a WRITE – Residenza internazionale di drammaturgia, ideata e diretta da Tino Caspanello e insignita nel 2018 del Premio dell’Associazione Nazionale dei Critici del Teatro.

Attualmente sta lavorando al dittico Per una poetica dell’impossibile: Cenere, studio dedicato a The Waste Land di T.S. Eliot e In tacito quadrante, uno studio a partire da Immaginazione morta immaginate di S. Beckett (2020, 2021). È stata insignita del Premio La tela di Penelope – I saperi delle donne da Naxos Legge, diretto da Fulvia Toscano (2017).

Entusiasta dell’iniziativa il responsabile del Progetto Giuseppe Mazzacuva: “Preziosa la collaborazione con l’Istituto nazionale del Dramma Antico di Siracusa che ci consente di creare una rete qualificata di scambio culturale tra il FAMAG  e le altre realtà italiane. La masterclass, in particolare rappresenta un’occasione unica e imperdibile e consente ai giovani attori calabresi di approfondire e conoscere il mondo della tragedia greca attraverso l’importante esperienza dei docenti dell’INDA.”

 

La rassegna artistica del FAMAG si chiuderà il 28 maggio al cine-teatro metropolitano con lo spettacolo teatrale “Mamè. Storie di Calabria” realizzato dagli attori della compagnia BA17 e la regia di Angelica Artemisia Pedatella.

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