Un vero e proprio bagno di folla e una rinascita per l’’Orchestra del Teatro “F.Cilea” di Reggio Calabria, impegnata in una due giorni di spettacoli siciliani, con la cantante Alice (Carla Bissi) in ricordo di Battiato.
Un evento che segna la fine delle restrizioni dovute al covid e una sorta di nuova stagione artistica, non solo dalla pandemia ma anche da una forma di immobilismo a più livelli.
Chi meglio Battiato può rappresentare questa nuova fase, che non dimentica il passato e la storia dell’Orchestra del Teatro “F. Cilea”?
Una domanda retorica che trova risposta non solo nell’accoglienza delle due città siciliane, Catania e Ragusa, ma anche nel pubblico che ha accolto con entusiasmo l’evento organizzato da “Marcello Cannizzo Agency”, che ha fortemente voluto la partecipazione dell’orchestra reggina, con la quale aveva già collaborato nella spettacolo “Pierino e il Lupo”, con il grande artista Gigi Proietti
Il tutto esaurito, evidenziato dalla cronaca locale, insieme all’entusiasmo del pubblico ha messo in evidenza la caratura dei musicisti reggini, in un intreccio armonico e spirituale con la cantante Alice, che ha meglio interpretato le canzoni del compianto artista.
Da “È stato molto bello” a “Prospettiva Nevski”, attraversando tutto il percorso artistico e simbolico dell’artista e del personaggio che Battiato ha rappresentato per tutta la cultura nazionale e internazionale, l’Orchestra del Teatro “F. Cilea” ha dato prova di essere capace di creare un’alchimia musicale, guidata dal direttore e pianista Carlo Guaitoli.
Un evento che potrebbe essere ripetuto, anche grazie alla grande professionalità e alla sinergia creata da tutti gli artisti e gli organizzatori scesi in campo per ricordare il grande artista e maestro.
Lo stesso Faucitano Pasquale, presidente della cooperativa Orchestra F. Cilea, ha voluto evidenziare “il grande l’apprezzamento che l’Orchestra ha avuto, che ci ha permesso di uscire fuori dai confini cittadini, per creare una sinergia che sicuramente avrà un seguito. Dispiace che tutto questo lavoro, artistico e intellettuale, non possa avere una ricaduta nella nostra città, dove l’Orchestra da tanto tempo non si esibisce. Ogni volta che noi suoniamo rappresentiamo, comunque- prosegue il primo violino dell’Orchestra- la città e il teatro e dispiace che Reggio Calabria debba fare a me della nostra professionalità”.
Un impegno che comunque non viene meno e che l’Orchestra non ha mai negato e che mette sempre a disposizione per la sua città.