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“C’è un morto in casa”, i Tinti portano in scena una black comedy al teatro Paolella di Corigliano-Rossano

“Pochi matti che non abbiano niente da perdere e che non temano di lavorare sodo” questi sono I Tinti, compagnia teatrale amatoriale, diretta da Adriano Beraldi, che porta in scena, al teatro Paolella, il primo e il due gennaio,  “C’è un morto in casa” commedia tragicomica in due atti, una commedia gialla che mescola mistero e il registro brillante con note drammatiche. La vicenda si svolge in un casolare di montagna dove una famiglia è riunita per trascorrere le festività natalizie. Proprio quando l’organizzazione del Natale sembra procedere alla perfezione accadde l’inaspettato: una fortissima nevicata blocca tutti quanti all’interno del casolare senza via di fuga.

Una commedia interpretata da un cast quasi tutto femminile con le interpreti storiche della compagnia I Tinti, Anna Zagarese, Giuseppina Lagaccia e Achiropita Scino, e le new entry Lisa Bauleo, Achiropita Panzarella e Maria Pia Santoriello al loro debutto, tutte dirette dal regista Adriano Beraldi, il “beato fra le donne”, unico interprete maschile del cast. Info sui biglietti al numero, anche via WhatsApp 340 3227895

Le serate del 2 e 3 gennaio sono organizzate dall’Associazione Carpe Diem – I Tinti al Teatro Amantea Paolella con orario di inizio alle ore 21. I proventi delle serate saranno devoluti per la ricerca oncologica. L’associazione conferma, così, il suo impegno ed il rapporto di vicinanza con il reparto di Oncologia del P.O. di Rossano, che continua anche quest’anno e che dimostra la vicinanza ai malati affetti da questa grave patologia.

«Una nuova commedia, un nuovo inizio, una nuova sfida dei Tinti e della Carpe Diem – afferma il regista e interprete Adriano Beraldi – nel corso degli anni abbiamo potuto realizzare iniziative importanti, regalato sorrisi e aiutato persone in difficoltà.  Il nostro unico obiettivo, quello per cui dedichiamo tante ore del nostro tempo, sottraendole agli affetti più cari, da semplici amatori è poter essere d’aiuto a chi ha più bisogno, ai tanti malati oncologici della nostra città. Non possiamo non ringraziare il nostro vate, la nostra guida, il presidente della Carpe Diem, Salvatore Aloisio, quest’anno lontano e non per sua volontà per averci dato la spinta a continuare, andare avanti e crederci sempre. Vi aspettiamo in tanti, ci sarà da divertirsi tanto come sempre».

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