Come sempre accade di questi tempi, cresce di giorno in giorno l’attesa per il Peperoncino Jazz Festival, rassegna itinerante nelle più belle località della Calabria che si appresta come ogni anno a prendere metaforicamente per mano i tanti turisti amanti della buona musica in vacanza nella nostra regione per condurli alla scoperta dei parchi nazionali calabresi, di importanti centri cittadini, di rinomate località turistiche e dei borghi più affascinanti della nostra regione.
Prima di entrare nel vivo di quella che sarà la sua XXI edizione (in programma da fine luglio a fine settembre), che si preannuncia a dir poco strepitosa, l’evento organizzato dall’associazione culturale Picanto e diretto artisticamente da Sergio Gimigliano (da alcuni anni, peraltro, affiancato dal grande bassista, plurivincitore di Grammy Awards, John Patitucci), DOMANI, venerdì 15 luglio vivrà un’accattivante anteprima tirrenica in programma all’ora del tramonto (alle 19.30) nel suggestivo scenario del belvedere della Torre Talao (torre costiera di origini aragonesi risalente al XVI secolo), indiscusso simbolo di Scalea.
In questo luogo magico, dal quale si gode un panorama a dir poco mozzafiato, il compito di accompagnare il sole oltre la linea dell’orizzonte sarà affidato alla musica del trio capitanato dal trombettista e cantante statunitense BENNY BENACK III, artista che nonostante la giovanissima età (non ancora trentenne) negli ultimi anni sta riscuotendo un incredibile successo internazionale per la sua notevole versatilità, nonché per l’ottima tecnica e per la padronanza del linguaggio jazz.
Figlio d’arte (sia il padre che il nonno erano musicisti professionisti e hanno collaborato in pianta stabile con i maggiori nomi del jazz americano delle rispettive epoche), dopo una doppia laurea e il conseguimento del Master Of Music Degree presso la prestigiosa Manhattan School of Music nel 2015, nel corso della sua carriera è stato insignito di diversi riconoscimenti sia come trombettista che come cantante (oltre ad aver collezionato ottimi piazzamenti al “The Gentlemen Sing Competition” e al “The Mid-Atlantic Jazz Festival Vocalist Competition” e ad aver vinto manifestazioni di rilievo quali la “National Trumpet Competition For Jazz”, l’ “International Trumpet Guild Jazz Competition” e la “Carmine Caruso International Jazz Trumpet Solist Competiton”, è stato tra i finalisti del prestigiosissimo “Thelonious Monk International Competition”).
Indicato da Wynton Marsalis come una delle indiscusse nuove promesse del jazz mondiale (tanto che all’ingresso del Lincoln Center – il più grande centro di arti dello spettacolo del mondo – campeggia una sua gigantografia), il talentuoso musicista newyorkese, che si esibisce abitualmente nei migliori club del mondo (dal Blue Note all’Iridium, dallo Smoke al Lincoln Center, passando per il Dizzy’s Club Coca Cola, lo Small’s e il Birdland), ha già registrato decine di dischi sia come leader che in qualità di special guest e si sta distinguendo come turnista suonando in alcuni tra gli ensemble più richiesti sulla scena newyorkese, nonché come membro di alcune importantissime big band, tra cui quella di Christian Mc Bride, quella di Mingus e la Bobby Sanabria’s Afro-Cuban Jazz Orchestra.
Ad accompagnarlo sul palco del PJF, in questa tappa scaleota del suo tour europeo ospitata nella Torre Talao, due musicisti italiani con i quali collabora da anni in occasione dei ricorrenti viaggi di questi ultimi nella Grande Mela: il chitarrista molisano Daniele Cordisco, (vincitore del premio Massimo Urbani e sicuramente uno dei chitarristi più interessanti degli ultimi anni sulla scena italiana, vanta in curriculum collaborazioni con artisti internazionali del calibro di: Jeff Young, Fabrizio Bosso, Danilo Rea, Jimmy LaRocca, i fratelli Deidda, Gregory Hutchinson, Sarah McKenzie, Ronnie Cuber, Roberto Gatto, Roy Hargrove, Esperanza Spalding, Denise King, Stjepko Gut ecc.) e il contrabbassista lucano Giuseppe Venezia (musicista dal grande talento, che vanta, tra le altre, collaborazioni con Greg Hutchinson, Johnatan Blake, Jerry Bergonzi, nonché direttore artistico del Basilijazz).
Nel corso della serata, che senza dubbio metterà in risalto il consolidato sodalizio artistico dei tre musicisti attraverso un’esibizione caratterizzata da un grande interplay, virtuosismi e profonda raffinatezza, il trio proporrà un repertorio che verterà principalmente su composizioni originali del leader e su brani a firma di Daniele Cordisco di stampo prevalentemente hard bop, ma non mancheranno alcune composizioni di importanti autori di fama internazionale ai quali il formidabile musicista americano ha voluto rendere un tributo componendone il testo e dando voce agli stessi.
Dopo questa attesissima anteprima di respiro internazionale, ad ingresso libero in quanto fortemente voluta dal presidente del consiglio comunale Gaetano Bruno, dal vicesindaco Annalisa Alfano, dall’assessore al Turismo e Cultura Adelina Carrozzini e da tutta la compagine amministrativa guidata da Giacomo Perrotta, la splendida località turistica di Scalea sarà protagonista in grande stile del circuito del XXI PJF con una intensa “tre giorni” in programma dal 25 al 27 agosto prossimi nella cornice architettonica del cortile del Palazzo dei Principi Spinelli e della quale saranno protagonisti stelle di prima grandezza del panorama jazzistico italiano come Ada Montellanico (tra l’altro, da poco eletta presidente della Federazione Nazionale Il Jazz Italiano) e Walter Ricci e il carismatico cantautore norvegese Terje Nordgarden.
Prima di entrare nel vivo da domenica prossima (24 luglio) e di andare avanti no-stop fino a settembre, inoltre, il festival musicale più piccante d’Italia prevede nella serata di sabato 16 luglio alle ore 22 presso il Teatro dei
Ruderi di Cirella, un altro momento di grandissima intensità: il tributo in musica e parole all’indimenticabile Frank Sinatra a firma dell’attore e crooner Gianluca Giuidi, organizzato in joint-venture con il Consorzio Operatori Turistici Diamante e Riviera dei Cedri per inaugurare la stagione turistica 2022.