Conclusa la terza edizione del Premio nazionale di produzione Scaramouche 2025 organizzato dalla compagnia lametina Teatrop. Ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento l’Associazione teatrale Xenia di Roma; il premio, dedicato agli attori under 35, è stato assegnato al teatro comunale Grandinetti di Lamezia dove gli artisti di Xenia si sono esibiti insieme ad altre compagnie pervenute da tutta Italia: decisamente una grande soddisfazione per la città di Lamezia e per la compagnia Teatrop che ha fatto gli onori di casa.
Il Premio Scaramouche rientra in un progetto speciale finanziato dalla Regione Calabria; un progetto di promozione fortemente voluto da Teatrop che mira a valorizzare e a dare aiuto concreto alle giovani compagnie che vogliono calcare le tavole del palcoscenico portando avanti l’antica tradizione del teatro che è una delle arti più antiche e coinvolgenti della storia dell’umanità. Il riconoscimento è ideato e promosso da Icra Project, Centro internazionale di ricerca sull’attore, diretto da Michele Monetta e Lina Salvatore. Icra Project è una struttura di creazione e formazione teatrale riconosciuta dal MiC (Ministero della Cultura) e dalla Regione Campania; a sostenere la manifestazione anche l’Assessorato alla Cultura del Comune di Lamezia Terme.
“Per la ricerca originale e l’elaborazione di un soggetto e della documentazione che vi è affluita, per la concertazione nel rapporto tra narrazione e pantomima, per un principio di misura dell’eleganza come stemma ideale nella resa dei quadri viventi, nonostante ancora una evidente discrepanza tra l’attenzione all’espressione corporea e la recitazione, si assegna il premio della III edizione del Premio Scaramouche 2025 all’Associazione Culturale Xenia di Roma per il progetto teatrale MAUPIN”. Questa la motivazione con cui la giuria ha assegnato il premio agli attori di Xenia; a giudicare le varie performance delle compagnie presenti a Lamezia i giurati: Gianni Garrera musicologo, drammaturgo al Teatro Nazionale di Roma e al Teatro Stabile di Catania; Rosamaria Tavolucci, attrice, già docente di Recitazione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico di Roma e al Teatro Nazionale di Napoli; Fausto Romano produttore, sceneggiatore e regista, direttore di Ki Stories – Italia-USA.
Il Premio Scaramouche, sia quest’anno che nelle edizioni precedenti, ha avuto come sua sede di riferimento il teatro Grandinetti di Lamezia, “una cittàdina del Sud – fanno presente Pierpaolo Bonaccurso e Greta Belometti direttori artistici di Teatrop – che per il terzo anno consecutivo ha lanciato un messaggio forte agli artisti di tutta Italia, mettendo in evidenza la valenza del teatro per lo sviluppo delle comunità locali, per la rinascita dei territori che attraverso l’arte possono esprimere bisogni e desideri, possono raccontare la realtà di ieri e di oggi e riescono anche dar lavoro a giovani artisti”.
Michele Monetta ha plaudito al buon esito dell’iniziativa che ha registrato “la presenza di compagnie giovani ma di alto livello professionale. La finalità del premio è proprio quella di sostenere le compagnie teatrali emergenti ma che siano profondamente motivate alla ricerca e allo studio del teatro d’arte. Inoltre – ha rimarcato Monetta – per questa terza edizione sono cresciute le richieste di partecipazione. Segno che la manifestazione si sta ritagliando il suo giusto spazio nel panorama culturale nazionale e particolarmente nel settore del teatro che ha bisogno di preparazione accurata, di ampia visione, per poter essere espresso e rappresentato al meglio”. Prima dell’assegnazione del premio, nel foyer del Grandinetti Michele Monetta, Lina Salvatore e Lorenzo Marino hanno reso omaggio al grande attore e mimo francese Jean-Louis Barrault in occasione dell’80° anniversario (1945-2025) della prima proiezione a Parigi del film “Les enfants du paradis”, pellicola cult della pantomima francese dell’Ottocento che vanta la sceneggiatura di Jacques Prèvert e la regia di Marcel Carné. Per l’occasione sono stati presentati dei brani e delle canzoni tratte da J. Prèvert, J.Kosma, E. Satie, R. Queneau, J.L. Barrault.
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Premio nazionale Scaramouche 2025, il teatro under 35 riparte dal Sud. A Lamezia giovani artisti da tutta Italia: la rinascita dei territori passa anche attraverso l’antica arte della recitazione
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