“Se non siamo audaci, il che non è sinonimo di irresponsabili, se non siamo terribilmente audaci con i nostri sogni e non crediamo in loro fino a renderli realtà, allora i nostri sogni appassiscono, muoiono, e noi con loro” - Luis Sepúlveda
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Armonie d’Arte Festival: il concerto “Caos, Cosmos, Logos. La rotta che ci appartiene”

Dopo i primi tre spettacoli dello scorso weekend, quello appena trascorso, tre prime nazionali di drammaturgia contemporanea e dedicate al femminile, Armonie d’Arte Festival, con il suo collaudato Network, propone le ultime tre date al Teatro Comunale di Soverato, nell’ambito del medesimo progetto speciale “Caos, Cosmos, Logos. La rotta che ci appartiene”. In particolare, si tratta di lavori attorno al tema dell’intelligenza creativa umana, rendendo omaggio a quattro figure maschili iconiche e geniali: Amedeo Modigliani ed Erik Satie nei 100 anni dalla morte, Pitagora e Nikola Tesla.

Cosa avranno in comune? Sono quattro personalità straordinarie, il cui passaggio nella storia dell’umanità ha lasciato un segno fecondo e indelebile, capace di parlare tanto al passato quanto alla contemporaneità.

Si comincia mercoledì 24 settembre alle ore 21.00 con l’omaggio a Erik Satie nei 100 anni dalla morte: “Modigliani, Satie e la bohème di Parigi”, produzione originale Armonie d’Arte Festival, in prima nazionale. Tratto da MODì di Maria Primerano (anche al pianoforte) e con la voce di Lorenzo Praticò, la pièce unisce la musica raffinata di Satie a un testo lieve ma espressivo e poetico, immagini intense ed evocative, raccontando le gioie e i dolori della breve vita di un genio come Modigliani. Sullo sfondo, la Parigi della Tour Eiffel, del Moulin Rouge, dello Chat Noir, in un turbinio di slanci e cadute, affascinanti nuance amorose e vertiginose solitudini.

Giovedì 25 settembre alle ore 21.00 è la volta de “La fuga di Pitagora – lungo il percorso del sole”, polilogo in 10 numeri di Marcello Walter Bruno, uno spettacolo di rara profondità e godibile fruizione. Un viaggio nel pensiero e nella creatività antica che ha fondato la cultura occidentale, e che oggi appare come anticipazione visionaria dei grandi temi contemporanei: pacifismo, questioni razziali, digitalizzazione, teoria delle stringhe, rapporto tra élite intellettuali e potere politico, tra scienza e democrazia.

Chiude il trittico, venerdì 26 settembre alle ore 21.00, “Nikola Tesla – Genio compreso”, scritto, diretto e interpretato da Max Mazzotta. Uno spettacolo che, nel racconto di un uomo-scienziato di straordinario ingegno e personalità originale e controversa, diventa anche una riflessione profonda sui danni e le conseguenze etiche di un progresso senza scrupoli, sul clima, sulla salute del pianeta e sull’umanità stessa, sempre più arida e individualista.

“Ritengo che i Festival – afferma il Direttore Artistico di Armonie d’Arte, Chiara Giordanosi debbano assumere il rischio culturale di proporre drammaturgia contemporanea, e anche in prima esecuzione, e quindi sostenere la nuova creatività, altresì le nuove generazioni di artisti e comunque la rigenerazione di personaggi, temi, contenuti, alla luce del tempo attuale”.

Tre serate, tre viaggi nell’essenza del genio, tre visioni che interrogano il passato ed il presente con la forza del teatro. Tutto al Teatro Comunale di Soverato, alle ore 21.00.

Per chi crede che il pensiero sia ancora capace di emozionare, e l’arte ancora capace di accendere coscienze.

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